Referendum sull’autonomia bocciato dalla Consulta, Fontana: “Fallito il tentativo di contrapposizione Nord-Sud’

La Consulta ha dichiarato inammissibile il referendum abrogativo della legge sull’Autonomia differenziata delle Regioni.
La Corte Costituzionale ha bocciato il referendum abrogativo sulla riforma dell’autonomia differenziata, nota come “legge Calderoli“, segnando una battuta d’arresto per le opposizioni e il fronte del “no” all’autonomia. Per la Corte “l’oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari” sottolineando che “ciò pregiudica la possibilità di una scelta consapevole da parte dell’elettore”.
Il quesito sulla legge Calderoli – della quale i giudici costituzionali, nello scorso novembre, hanno dichiarato illegittimi alcuni punti – non passa quindi il vaglio della Corte, che lo ha dichiarato inammissibile.
Esulta in particolare la Lega, che vince una battaglia simbolo del Carroccio, osteggiata da quasi tutti i partiti all’opposizione e da varie associazioni che sostenevano il referendum. La loro richiesta era di eliminare interamente la norma approvata a giugno dal Parlamento, che definisce i principi generali per l’attribuzione alle Regioni di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia.
“La sentenza ha smontato il tentativo delle opposizioni di creare una contrapposizione tra Nord e Sud, confermando la coerenza costituzionale della legge. Questo è un passo importante verso il consolidamento dell’autonomia regionale” ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “La Lombardia – aggiunge il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega all’Autonomia, Mauro Piazza – ha aspettato in maniera fiduciosa questo esito ed ora si attiverà per riprendere il negoziato con il Governo in maniera celere per adempiere alla volontà dei lombardi che con un vero referendum hanno chiesto l’Autonomia della Lombardia”
Anche Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Regione Lombardia, ha accolto con favore la bocciatura del referendum: “È una vittoria contro le falsità e la disinformazione che hanno caratterizzato il dibattito dal 2017. L’autonomia è un processo legittimo che garantisce efficienza e risparmi, restituendo poteri e risorse ai territori. Ora è il momento di accelerare l’iter per completare questa riforma attesa da troppo tempo.”