Vendita terreno pubblico a Valle Guidino. Il centrosinistra contro Pozzoli: “dichiarazioni inaccettabili”

24 gennaio 2025 | 11:24
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Vendita terreno pubblico a Valle Guidino. Il centrosinistra contro Pozzoli: “dichiarazioni inaccettabili”
Paolo Gasparetti (Besana per Tutti), il sindaco Emanuele Pozzoli (Lega)

A seguito delle dichiarazione che il sindaco Emanuele Pozzoli ha rilasciato alla nostra testata in merito alla questione del terreno di via Mazzolari, la coalizione di minoranza ritorna all’attacco. Ecco il botta e risposta

Besana. Continua il botta e risposta tra centrosinistra e il sindaco Emanuele Pozzoli sul “caso” del terreno pubblico in vendita nella frazione di Valle Guidino, a Besana in Brianza. A seguito delle dichiarazioni rilasciate al nostro quotidiano online dal Primo Cittadino, la coalizione di minoranza torna sulla questione: “affermazioni inaccettabili”.

La questione dell’alienazione del terreno pubblico

Il cuore della polemica riguarda la decisione dell’amministrazione di vendere un’area pubblica su cui sorge un’attività commerciale, un bar, in via Mazzolari a Valle Guidino. Il terreno, infatti, era stato dato in concessione nel 2003 con un canone annuo di 4.500 euro, ma la convenzione è scaduta nel 2023. L’amministrazione ha deciso quindi per l’alienazione del terreno, vendendone una parte (80mq) per circa 31.000 euro.

Pozzoli ha giustificato la vendita affermando che il canone di affitto annuale non entrava regolarmente nelle casse comunali e che, in un bilancio da oltre 11 milioni di euro, 4.500 euro non fanno la differenza. Tuttavia, il centrosinistra contesta questa visione, ribadendo che la somma in questione, rivalutata a 5.800 euro nel 2023, sarebbe potuta essere investita in progetti specifici per la comunità, come iniziative sociali, ambientali o politiche giovanili.

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Contro risposta del centrosinistra al sindaco Pozzoli: “dichiarazioni gravi”

Il centrosinistra non ha nascosto il suo disappunto in merito alle affermazioni di Pozzoli, che ha accusato la coalizione di insinuare malafede nei confronti dei dipendenti comunali. “Le sue dichiarazioni sono inaccettabili – dichiarano i rappresentanti della minoranza – Pozzoli vuole forse suggerire che le decisioni politiche vengono prese dai dirigenti e non dalla giunta? È questa l’immagine che vuole dare della sua amministrazione?”.

Secondo il centrosinistra, scaricare le responsabilità sui dipendenti è un atteggiamento “deprecabile”, che non fa altro che creare confusione e non risponde agli interessi della cittadinanza.

La questione dell’alienazione del terreno di Valle Guidino

“Tornando al tema dell’alienazione dell’area pubblica di Valle Guidino – scrivono –  Pozzoli sostiene che “Questa convenzione ha portato più problemi che vantaggi al comune: il canone d’affitto era si fissato a 4.500 euro l’anno, soldi però che non entravano regolarmente nelle casse comunali. Ci sono stati diversi problemi negli anni con il recupero della somma” e che incassare 4.500 euro all’anno, su un bilancio di 11 milioni di euro, sia insignificante. Bene, allora diciamo che la difficoltà nel riscuotere il canone è l’unica motivazione per privarsi di un bene che produceva una rendita? Quindi l’interesse primario è non avere problemi da gestire o fare gli interessi dei besanesi? Se per lui 4.500 euro all’anno non sono niente allora vorremmo ricordare che tutto è relativo (quindi 10 milioni di euro su un bilancio di 4 miliardi non sono niente?) e che accantonare questi importi, a suo dire ininfluenti, potrebbe in realtà costituire un fondo per progetti specifici magari condivisi con i cittadini (di carattere sociale, ambientale, sulle politiche giovanili…). Aggiungiamo che il canone previsto per il 2023 era già stato rivalutato e portato a 5.800 euro!”.

La trasparenza nelle scelte politiche

La coalizione contesta anche la mancanza di trasparenza nel processo di vendita del terreno, criticando l’assenza di adeguata pubblicità e il fatto che il termine per avanzare una proposta di acquisto sia stato ridotto drasticamente.

Un altro punto di disaccordo riguarda il trattamento delle richieste di accesso agli atti da parte dei consiglieri comunali.

“Spesso le richieste di accesso agli atti che i consiglieri del centro sinistra inoltrano ai vari uffici, vengono mal viste dall’amministrazione Pozzoli perché erroneamente considerate un inutile sovraccarico all’operato della macchina comunale – dichiarano -vorremmo ricordare che i consiglieri comunali hanno diritto di accesso come previsto dal TUEL (Testo Unico degli Enti Locali di cui al D.Lgs. n. 267/2000) a tutti i documenti e informazioni in possesso dell’Amministrazione in virtù del ruolo istituzionale di controllo politico -amministrativo sull’operato del sindaco e della giunta, essenziale per garantire la trasparenza, l’efficienza e la legittimità dell’azione amministrativa.

“Comportamento inutile?”: la risposta del centrosinistra

“Le nostre osservazioni hanno un carattere politico, non sono attacchi personali e nascono da approfondimenti che costantemente facciamo anche sulla base delle segnalazioni dei cittadini. I cittadini, che non vengono mai consultati da questa amministrazione e che sono centrali solo durante la campagna elettorale! – concludono – il nostro comportamento non può ritenersi “inutile”, tutt’altro visto che ha portato alla luce la questione, e che non accettiamo lezioni da lui su quale sia la strada che il centro sinistra intende perseguire nell’interesse delle cittadine e dei cittadini di Besana”