La Haier di Brugherio non chiude ma diventa hub di logistica e centro di ricondizionamento

Il progetto di riconversione di Haier prevede 110 persone in produzione e 6-9 milioni di investimenti per nuovi allestimenti, nuove linee, formazione.
La Haier di Brugherio, colosso delle lavatrici che ha raccolto l’eredità di Candy, diventerà un hub di logistica (per lo smistamento della componentistica) e un centro di lavorazione su due filoni: ricondizionamento e rilavorazione degli elettrodomestici del marchio prodotti in altri stabilimenti, soprattutto Turchia e Cina. In estrema sintesi è questo che la direzione cinese ha comunicato oggi ai sindacati che attendevano di conoscere il futuro dello stabilimento brianzolo dopo aver appreso che a giugno 2025 cesserà la prodizione delle lavatrici.
La società aveva annunciato anche un progetto di riconversione sul quale però non erano trapelati dettagli. Il piano per il futuro industriale di Haier Candy è stato trasmesso ai sindacati nella notte tra ieri e oggi , 29 gennaio, e poi discusso questa mattina inAssolombarda. Dalla Rsu, il veterano di Candy Raimondo Riggio, spiega brevemente: “dobbiamo ancora riferire i contenuti nelle assemblee dei lavoratori fissate per oggi pomeriggio prima di poter dare il nostro ok ai piani di Haier, ma a caldo possiamo esprimere la nostra soddisfazione per il fatto che lo stabilimento non chiuderà e, anzi, sarà oggetto, secondo la direzione, di un investimento importante, tra i 6 e i 9 milioni di euro“.

Cifre significative che per il momento non farebbero certo pensare alla chiusura del presidio brianzolo che fu culla di Candy. Gli investimenti, che verranno dettagliati ulteriormente, riguarderebbero lo smantellamento di vecchie linee, l’adeguamento strutturale della sede ai bisogni della logistica, la strumentazione, la formazione dei lavoratori. Per quanto riguarda la rigenerazione e rilavorazione di elettrodomestici prodotti altrove, va detto che Haier svolge già da tempo queste attività che peraltro, in un frangente non facile sul mercato, hanno avuto negli ultimi tempi una positiva incidenza. Con il nuovo progetto, queste linee di lavorazione vedranno un considerevole incremento.
I sindacati annunciano comunque un’azione di controllo rigorosa sull’attuazione dei programmi della società, sia rispetto agli investimenti sia rispetto agli impegnativi lavori di riconversione di una parte dello stabilimento, indispensabili per settare la sede di Brugherio sulle nuove funzioni. Lavori che, spiega Riggio, “inevitabilmente richiederanno una chiusura dello stabilimento e, per questo, l’uso della cassa integrazione straordinaria parziale”. Il personale resterà inquadrato contrattualmente nel settore metalmeccanico e la produzione funzionerà con 110 lavoratori. Oggi in questo settore lavorano circa 150 persone ma in corso c’è una procedura di fuoriuscita su base volontaria che, nella prospettiva della direzione, dovrebbe tagliare 34 unità.
Nell’arco del pomeriggio di oggi è arrivato anche il comunicato stampa di Haier. Di seguito un estratto:
Il progetto, che sarà strutturato in più fasi a partire dal 1° luglio, avrà l’obiettivo di trasformare lo stabilimento di Brugherio nel Service Hub di Haier Europe, il centro strategico dedicato ai ricambi, che servirà i mercati europei in cui l’azienda opera. In particolare, il progetto prevede il consolidamento a Brugherio delle attività logistiche, tra cui la ricezione, lo stoccaggio, il confezionamento e la spedizione. Il sito rivestirà un ruolo cruciale nell’impegno di Haier Europe verso la sostenibilità ambientale, anche attraverso la produzione e preparazione dei kit, il ricondizionamento e la rilavorazione di elettrodomestici.
A seguito del piano di riconversione, lo stabilimento disporrà di una capacità di stoccaggio di circa 50.000 posti pallet, distribuiti su un’area di 44.000 metri quadrati. Per supportare questa trasformazione, Haier Europe ha previsto un investimento tra i 6 e i 9 milioni di euro, confermando l’importanza strategica dell’Italia per il gruppo.
Con il piano di riconversione del sito di Brugherio e l’avvio delle attività del Service Hub, l’azienda conta di occupare circa 110 persone dei 160 dipendenti attualmente impiegati nel sito produttivo. Haier Europe rimane pienamente consapevole delle proprie responsabilità verso i dipendenti, le loro famiglie e le comunità locali. Per questo l’azienda è impegnata sin da ora ad offrire il pieno supporto ai lavoratori in esubero con tutti gli strumenti possibili con l’obiettivo di minimizzare l’impatto sociale. Tra questi, sono previsti incentivi all’esodo, accesso ai regimi pensionistici, percorsi di riqualificazione e progetti dedicati alla ricollocazione esterna.
Oltre al Service Hub, Brugherio continuerà a ospitare il centro direzionale europeo (HQ) – insieme agli uffici di Vimercate – il Milan Experience Design Center, e i laboratori di ricerca e sviluppo dedicati alla connettività e all’Internet of Things, a supporto di tutte le linee di prodotto, per un totale di circa 900 persone.