Crisi Candy Hoover Group: chiusura del sito di Brugherio e nuova procedura di licenziamento

21 gennaio 2025 | 09:45
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Crisi Candy Hoover Group: chiusura del sito di Brugherio e nuova procedura di licenziamento

Si è svolto presso Assolombarda un incontro tra le organizzazioni sindacali FIM-CISL e FIOM-CGIL, rappresentate rispettivamente da Francesca Melagrana e Pietro Occhiuto, insieme alla RSU aziendale di Candy Hoover Group S.r.l., e il management dell’azienda.

Si è svolto presso Assolombarda un incontro tra le organizzazioni sindacali FIM-CISL e FIOM-CGIL, rappresentate rispettivamente da Francesca Melagrana e Pietro Occhiuto, insieme alla RSU aziendale di Candy Hoover Group S.r.l., e il management dell’azienda. La riunione ha fatto seguito al confronto avviato il 28 novembre 2024, durante il quale si sono discusse le complesse problematiche relative al futuro del sito produttivo di Brugherio.

Chiusura del sito produttivo di Brugherio

La notizia più rilevante è l’annuncio della chiusura definitiva del sito produttivo di Brugherio al 30 giugno 2025, a causa dell’insostenibilità economica delle produzioni attuali. La decisione è stata comunicata oggi dall’azienda, dopo la finalizzazione del budget 2025 che prevede una drastica riduzione dei volumi produttivi. A darne notizia le sigle sindacali OO.SS, FIM-CISL e FIOM-CGIL.

In alternativa, Candy Hoover ha presentato un Piano Industriale alternativo incentrato sulla riconversione del sito, già approvato dalla direzione aziendale. Sebbene le organizzazioni sindacali abbiano espresso contrarietà alla cessazione delle attività produttive, si sono dette disponibili ad avviare un tavolo di confronto per analizzare il piano e salvaguardare i livelli occupazionali.

Licenziamenti e nuova procedura di riduzione del personale

L’azienda ha inoltre aggiornato le parti sulle recenti procedure di licenziamento collettivo: 74 adesioni volontarie su 83 previste per il personale HQ. 19 adesioni volontarie su 30 previste per il personale dello stabilimento.

“Nonostante questi risultati, l’azienda li ha giudicati insufficienti per affrontare la crisi in atto. Pertanto, il 17 gennaio 2025, ha avviato una nuova procedura di riduzione del personale, prevista dagli artt. 24 e 4 della Legge 223/01, che coinvolge 100 unità complessive (64 HQ e 36 del sito produttivo”).

Le richieste sindacali e i prossimi passi

Le organizzazioni sindacali e la RSU, pur contestando la chiusura del sito, hanno accolto positivamente l’apertura di un confronto sul progetto di riconversione, ritenendolo un’opportunità per garantire una continuità occupazionale significativa. Il prossimo incontro tra le parti è fissato per il 29 gennaio 2025, per l’illustrazione del progetto e per discutere ulteriori soluzioni.