Daspo Urbano per due senzatetto, vietato l’accesso al centro storico

Provvedimento a tutela del decoro e della sicurezza pubblica: notificati i Dacur a una 59enne e a un 38enne
La Polizia di Stato di Como, nell’ambito delle attività di controllo del territorio per garantire l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, ha emesso nella giornata di ieri due Daspo Urbani (Dacur) a carico di altrettanti soggetti che, nonostante i ripetuti ordini di allontanamento amministrativi, continuavano a creare situazioni di disagio nel centro storico della città.
Il primo provvedimento riguarda una donna di 59 anni, originaria di Avellino, senza fissa dimora ma con residenza anagrafica a Caronno Pertusella (VA). La donna era stata segnalata più volte per aver allestito un bivacco nella centralissima via Fratelli Cairoli, causando disturbo alla libera circolazione dei cittadini e problemi legati a molestie. Nonostante i frequenti interventi della Polizia Locale, che le aveva notificato diversi ordini di allontanamento in base al Regolamento di Polizia Urbana, la 59enne non ha mai rispettato tali misure. Alla luce della persistente inottemperanza, le autorità hanno emesso a suo carico un Daspo Urbano valido per sei mesi, che le vieta di frequentare un’ampia zona del centro storico.
Lo stesso provvedimento, ma con una durata di un anno, è stato adottato nei confronti di un 38enne di origine polacca, senza fissa dimora ma con residenza anagrafica a Lentate sul Seveso (MB). L’uomo, che aveva collaborato con la donna nel costruire e mantenere il giaciglio in via Fratelli Cairoli, rappresentava una fonte di disagio per il decoro urbano e un potenziale rischio per la sicurezza pubblica. Anche in questo caso, gli ordini di allontanamento precedenti si sono rivelati inefficaci, portando le autorità a intervenire con il Dacur.