Fiom Cgil lancia l’allarme per la metalmeccanica brianzola. Coinvolti 11mila lavoratori

21 gennaio 2025 | 11:22
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Fiom Cgil lancia l’allarme per la metalmeccanica brianzola. Coinvolti 11mila lavoratori

Il sindacato brianzolo denuncia una situazione di crescente preoccupazione per l’andamento di alcuni settori strategici dell’industria del territorio come automotive, elettrodomestico e microelettronica.

La Fiom Cgil di Monza e Brianza lancia l’allarme: l’industria metalmeccanica del territorio sta attraversando una fase critica, con settori chiave come l’automotive, l’elettrodomestico e la microelettronica in grave difficoltà. Una crisi che potrebbe mettere a rischio il futuro di oltre 11.000 lavoratori e del tessuto industriale di una delle aree più produttive del Paese.

Secondo i dati forniti dal sindacato, circa 3.500 lavoratori sono già interessati da ammortizzatori sociali, mentre per 500 dipendenti il rischio di perdere il posto è concreto. A soffrire maggiormente è il comparto automotive, che coinvolge circa 10.000 addetti e registra un calo della produzione tra il 20% e il 30%.

Il settore degli elettrodomestici non è immune alla crisi. La Candy di Brugherioha recentemente annunciato il blocco della produzione di lavatrici, dichiarando al contempo l’avvio di un nuovo progetto industriale. Tuttavia, mancano garanzie chiare sui livelli occupazionali futuri, alimentando l’incertezza tra i 1.200 lavoratori interessati. “Chiediamo un piano industriale che tuteli i lavoratori e sia all’altezza della storia di questo stabilimento,” ha dichiarato Pietro Occhiuto, Segretario Generale della FIOM CGIL Brianza.

occhiuto fiomPietro Occhiuto - Segretario Generale della FIOM CGIL Brianza

La situazione appare altrettanto critica nel settore della microelettronica, con STMicroelectronics al centro delle preoccupazioni. L’azienda, che a livello locale impiega oltre 5.000 persone, ha annunciato un piano di prepensionamenti senza prevedere un adeguato ricambio generazionale. “Questo rischia di compromettere le competenze strategiche e la stabilità del sito di Agrate Brianza,” ha sottolineato Occhiuto, auspicando un confronto immediato tra azienda, Governo e istituzioni locali.

TAVOLO DI CONFRONTO IN PROVINCIA

Le difficoltà segnalate rispecchiano un mix di sfide globali e locali che mettono sotto pressione uno dei settori più rilevanti per l’economia brianzola. Proprio per affrontare questa situazione, la Fiom Cgil, insieme alle altre organizzazioni sindacali, parteciperà oggi a un tavolo di confronto presso la Provincia di Monza e Brianza. Presenti anche rappresentanti della Regione Lombardia e delle istituzioni locali, con l’obiettivo di individuare soluzioni concrete per salvaguardare l’occupazione e promuovere una transizione industriale sostenibile.

“La metalmeccanica della Brianza è un pilastro della nostra economia, ma oggi è minacciata da una crisi che potrebbe avere conseguenze devastanti per migliaia di famiglie. Non possiamo permetterci di perdere questo patrimonio industriale,” ha ribadito Occhiuto.

Il sindacato rinnova il suo impegno nel difendere i diritti dei lavoratori e nel collaborare con tutti gli attori coinvolti per trovare soluzioni efficaci.
“La nostra richiesta è chiara: il futuro dell’industria metalmeccanica della Brianza deve essere una priorità per tutti”.