Pedemontana e la sospensione del Besanino che terrorizza i pendolari

Interrogazione del Pd in consiglio regionale sul Besanino che verrà sospeso durante i cantieri, sembra per 8-9 mesi, ma nel 2026.
Ventilata da almeno un anno, la sospensione del Besanino, (linea ferroviaria S7) a causa di Pedemontana sembra si stia avvicinando, con terrore per i pendolari di mezza Brianza. Legata ai cantieri che Apl si appresta ad aprire per realizzare l’autostrada, la sospensione dell linea ferroviaria è stata oggetto oggi, 14 gennaio, di un’ interrogazione a risposta immediata in aula presentata dal consigliere di Regione Lombardia del Pd Gigi Ponti e sottoscritta dal consigliere Dem Gian Mario Fragomeli. E’ stata l’occasione per discutere di quello che si preannuncia come un serio problema per migliaia di passeggeri perché, certo, si promettono servizi sostitutivi, ma il pendolare, come categoria, non è un novellino. E’ preparato alle avversità trasportistiche e non ha bisogno di doti divinatorie per prevedere odissee quotidiane.
Innanzitutto va detto che le date di sospensione del Besanino non sono ancora state del tutto chiarite da Pedemontana, così come la durata dell’interruzione. Tutto è legato al mastodontico cronoprogramma dei lavori di Pedemontana tra tratta C e tratta B2, cronoprogramma che al momento non è stato ancora definito nei dettagli. In proposito Ponti riferisce le parole dell’assessore ai Trasporti di Regione Lombardia Franco Lucente e sono parole che rassicurano. Almeno chi è temporeggiatore di natura e le grane preferisce posticiparle. Scrive in un comunicato Ponti: “Stando alla risposta dell’assessore ai Trasporti Franco Lucente, i lavori di Pedemontana e la parziale chiusura della tratta ferroviaria partiranno da settembre 2026 anziché dal giugno 2025, così come aveva invece asserito Pedemontana durante l’assemblea tenutasi a Macherio, lo scorso 18 dicembre. Questo significa che i tempi tecnici per definire un piano concreto ci sono tutti: non rimane che mettersi al lavoro per l’interesse del territorio”. Allora Ponti e Fragomeli, in previsione dei cantieri di Pedemontana, chiedono sia la massima attenzione sul servizio del Besanino e sui sostitutivi, sia la riapertura della tratta Seregno Carnate, “una linea che a questo punto sarebbe un complemento alla riduzione dei problemi generati dai lavori di Pedemontana”.
