Pedemontana e la sospensione del Besanino che terrorizza i pendolari

14 gennaio 2025 | 18:24
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Pedemontana e la sospensione del Besanino che terrorizza i pendolari
Pendolari.

Interrogazione del Pd in consiglio regionale sul Besanino che verrà sospeso durante i cantieri, sembra per 8-9 mesi, ma nel 2026.

Ventilata da almeno un anno, la sospensione del Besanino, (linea ferroviaria S7) a causa di Pedemontana sembra si stia avvicinando, con terrore per i pendolari di mezza Brianza. Legata ai cantieri che Apl si appresta ad aprire per realizzare l’autostrada, la sospensione dell linea ferroviaria è stata oggetto oggi, 14 gennaio, di un’ interrogazione a risposta immediata in aula presentata dal consigliere di Regione Lombardia del Pd Gigi Ponti e sottoscritta dal consigliere Dem Gian Mario Fragomeli. E’ stata l’occasione per discutere di quello che si preannuncia come un serio problema per migliaia di passeggeri perché, certo, si promettono servizi sostitutivi, ma il pendolare, come categoria, non è un novellino. E’ preparato alle avversità trasportistiche e non ha bisogno di doti divinatorie per prevedere odissee quotidiane.

Innanzitutto va detto che le date di sospensione del Besanino non sono ancora state del tutto chiarite da Pedemontana, così come la durata dell’interruzione. Tutto è legato al mastodontico cronoprogramma dei lavori di Pedemontana tra tratta C e tratta B2, cronoprogramma che al momento non è stato ancora definito nei dettagli. In proposito Ponti riferisce le parole dell’assessore ai Trasporti di Regione Lombardia Franco Lucente e sono parole che rassicurano. Almeno chi è temporeggiatore di natura e le grane preferisce posticiparle. Scrive in un comunicato Ponti: “Stando alla risposta dell’assessore ai Trasporti Franco Lucente, i lavori di Pedemontana e la parziale chiusura della tratta ferroviaria partiranno da settembre 2026 anziché dal giugno 2025, così come aveva invece asserito Pedemontana durante l’assemblea tenutasi a Macherio, lo scorso 18 dicembre. Questo significa che i tempi tecnici per definire un piano concreto ci sono tutti: non rimane che mettersi al lavoro per l’interesse del territorio”. Allora Ponti e Fragomeli, in previsione dei cantieri di Pedemontana, chiedono sia la massima attenzione sul servizio del Besanino e sui sostitutivi, sia la riapertura della tratta Seregno Carnate, “una linea che a questo punto sarebbe un complemento alla riduzione dei problemi generati dai lavori di Pedemontana”.

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Anche la consigliera monzese Martina Sassoli è intervenuta sull’argomento con l’invito a replicare il “modello Brianza” anche per il Besanino, per limitare le ripercussioni sulla mobilità di studenti, lavoratori e cittadini dei comuni coinvolti. “La risposta data dall’Assessore Lucente questa mattina – ha commentato poco fa – pur non chiarendo le tempistiche della sospensione della tratta, apre a un confronto con le forze politiche territoriali al fine di individuare per tempo le soluzioni sostitutive che garantiscano il minor disservizio al territorio. Il modello potrebbe essere quello promosso dall’Assessore Terzi con la quale, da oltre un anno, i consiglieri di Monza e Brianza si incontrano regolarmente proprio per monitorare e discutere, insieme ai sindaci, degli avanzamenti di Pedemontana così come avviene sul fronte sanitario, con la piena collaborazione di ATS e delle ASST della Brianza.” In verità, sull’apertura di Regione Lombardia al confronto sul tema Pedemontana, più di un sindaco (e di colori politici differenti) ha avuto parecchio da dire in questi ultimi due anni. Primi tra tutti i “crociati” del Vimercatese che da tempo, facendo fronte comune a prescindere dai partiti d’appartenenza, danno battaglia alla Tratta D Breve che dovrebbe sbancare il parco PANE chiudendo in maniera un po’ “sbrigativa” il tracciato brianzolo di Pedemontana.
Comunque sia, per tornare al Besanino e all’interruzione dovuta a Pedemontana, un contributo potrebbe arrivare anche dalla Provincia di Monza e Brianza. Nell’incontro di fine novembre tra Regione, Comuni della Tratta C di Pedemontana, Apl e Centro Studi Pim (per il traffico), tra i tanti temi toccati c’è stato anche quello del Besanino. La Provincia ha chiesto a Regione informazioni su come si preveda di risolvere l’interferenza con la linea ferroviaria Monza-Molteno-Lecco. Da Apl qualche info: la linea ferroviaria verrà alzata di circa 4 metri e traslata di 6 per consentire il passaggio della galleria autostradale; la sospensione dell’esercizio ferroviario, dicevano allora i tecnici di Pedemontana, potrà essere di circa 8-9 mesi. Di fronte a queste risposte, la Provincia ha chiesto a Regione “attenzione al tema della sospensione del servizio e dei necessari servizi sostitutivi da prevedere”.