Zone 30 e case avanzate: ecco come Monza può diventare più bike-friendly

Fiab MonzainBici ha inviato al Comune di Monza due proposte per migliorare la sicurezza di ciclisti e pedoni.
Rendere le strade di Monza più sicure per chi si muove in bicicletta e a piedi: è questo l’obiettivo delle proposte che Fiab MonzainBici ha inviato in questi giorni all’amministrazione comunale. L’associazione, da anni impegnata nella promozione della mobilità sostenibile, ha avanzato due idee concrete per migliorare la viabilità e tutelare chi sceglie mezzi di trasporto alternativi all’auto.
Due interventi per città più sicura e vivibile
La prima proposta riguarda via Borgazzi, all’incrocio con via Aquileia, nel quartiere San Rocco. Qui MonzainBici suggerisce la creazione di una casa avanzata, uno spazio dedicato ai ciclisti davanti alle auto in prossimità del semaforo. “Una soluzione già adottata in molte città all’estero e ora anche in Italia per consentire a chi pedala di partire in sicurezza quando scatta il verde, evitando di rimanere schiacciato tra i veicoli” precisa MonzainBici. Un’idea che potrebbe migliorare la sicurezza di chi arriva da Sesto San Giovanni e deve attraversare l’incrocio.
La seconda proposta riguarda via Sempione, nella zona di Triante. Il tratto in questione conduce a un ampio complesso scolastico, comprendente tre Istituti Superiori, passando davanti al Liceo Frisi e scuola Mantegazza ed è quindi caratterizzato da un ampio transito di studenti.. L’associazione chiede di trasformarla in una strada ciclabile E-Bis, con limite di velocità a 30 km/h e precedenza alle biciclette. 2Un intervento semplice, basato su segnaletica orizzontale, che avrebbe però un impatto significativo sulla sicurezza degli studenti e dei residenti che si spostano a piedi o in bici” si legge nella nota stampa dell’associazione.
Un appello al Comune
MonzainBici sottolinea che, nonostante le restrizioni del nuovo Codice della Strada che limita l’autonomia dei Comuni nell’adozione di misure innovative, queste proposte possono rappresentare un passo concreto per una mobilità più sicura e inclusiva. L’invito al Comune è quello di prendere in considerazione queste soluzioni per rendere Monza una città più a misura di ciclista e pedone.