Il “miracolo” della chiesa Santo Stefano di Capriano: 6 anni e 1mln di euro per farla rinascere

Era il 26 novembre 2019 quando una parte del soffitto crollò. Da allora sono partiti una serie di interventi, dentro e fuori l’edificio. Grazie soprattutto alla generosità dei fedeli, con le loro donazioni, l’affresco di Santo Stefano è ritornato a far bella mostra di sè. Abbiamo intervistato il parroco, Don Riccardo Castelli.
Briosco. È soprattutto grazie alla generosità dei fedeli che si è potuto portare a termine i lunghi e impegnativi lavori di restauro alla Chiesa Santo Stefano di Capriano, frazione di Briosco. Circa 1 milione di euro per sei anni di lavoro. Non ci sarà una cerimonia in pompa magna come per la cattedrale di Notre Dame a Parigi ma, nel suo piccolo, anche la Chiesa di Capriano festeggerà in grande stile il termine del restauro. Un gioiellino architettonico che risale al 1290 e che, martedì 28 gennaio, alle 20.30, ospiterà l’Arcivescovo Monsignor Mario Delpini per una cerimonia speciale. Noi di MBNews abbiamo incontrato il parroco, Don Riccardo Castelli, che ha voluto ripercorrere insieme a noi questo cammino di rinascita iniziato nel 2019.

IL DRAMMATICO CROLLO
“Era il 26 novembre del 2019 – ci racconta – al mattino presto, dopo aver aperto la Chiesa, una parte dell’affresco del 1840 che ritrae il martirio di Santo Stefano, al centro della volta parrocchiale, è caduto a terra tra le panche. Fortunatamente la Chiesa in quel momento era completamente vuota”. Subito è partito l’iter urgente per il ripristino e la messa in sicurezza dell’edificio.
“Per un anno ho celebrato messa all’Oratorio”, ricorda Don Riccardo. Da quel momento sono stati contattati studi di architettura, ingegneri e restauratori.
“Purtroppo siamo partiti da un problema effettivo, cioè il crollo di una porzione di affresco, per trovarne altri – ci spiega – ci siamo accorti che una parte del campanile stava cedendo dalla parte della casa parrocchiale. La struttura nel tempo si era usurata a causa delle vibrazioni delle campane. Poi siamo passati al lavori di riqualificazione della parte esterna e dei due piazzali adiacenti la chiesa”.
LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI FEDELI
Tanti e complicati i lavori effettuati per il ripristino dell’edificio per un totale complessivo di circa 1milione di euro. Soldi per la maggior parte ricavati grazie alla generosità dei fedeli: “devo dire grazie soprattutto ai cittadini che con le loro donazioni ci hanno permesso di portare a termine i lavori – sottolinea Don Riccardo – per la parte esterna, invece, abbiamo ricevuto un finanziamento da Fondazione Cariplo. E poi abbiamo potuto usufruire anche del bonus facciata e dell’ecobonus”.
LA STORIA DELLA CHIESA SANTO STEFANO
“Davvero particolare la nostra chiesa – spiega Don Riccardo – all’epoca era una chiesa enorme per una comunità molto piccola, composta forse da non più di 600 anime. Probabilmente la sua costruzione è merito anche delle tante famiglie nobiliari che c’erano sul territorio”.
La chiesa di Santo Stefano di Capriano, frazione di Briosco, viene citata per la prima volta nel 1289 nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero, come parte della pieve di Agliate. Nel 1578, l’arcivescovo Carlo Borromeo trovò la chiesa in costruzione, priva di risorse per un sacerdote fisso. Durante il XVII secolo, iniziarono le prime migliorie, con l’aggiunta della cappella dedicata a Sant’Antonio.
Nel 1724-1727, la chiesa fu ampliata con coro, abside e altare maggiore. Nel 1804, Capriano divenne parrocchia indipendente, con Giovanni Gervasoni come primo parroco. Tra il 1826 e il 1835, la chiesa assunse l’aspetto attuale grazie all’intervento dell’architetto Biagio Magistretti.
Nel 1840-41 vennero realizzati affreschi da Giovanni Battista Airaghi. Durante la Seconda Guerra Mondiale, le campane furono sacrificate e sostituite nel 1947. Negli anni successivi, la chiesa è stata sottoposta a numerosi restauri. Nel 1976 furono ridipinte le pareti interne e le porte, mentre nel 1995 venne realizzato un affresco nell’abside semicircolare che rappresenta le dodici porte della Gerusalemme celeste, opera di Anita Colombo e Arben Vogli.
“L’ultimo intervento – conclude Don Riccardo – risale al 1995 quando fu rifatto il pavimento”.
MOSTRA, VISITE GUIDATE E LA VISITA DELL’ARCIVESCOVO DELPINI
Dal soffitto, agli affreschi, passando per il campanile, gli esterni e i piazzali. Quello che ha visto protagonista la Chiesa Santo Stefano di Capriano è stato un restauro davvero lungo e impegnativo tanto che il parroco ha ben pensato di dedicargli addirittura una mostra. Sarà aperta fino al 26 gennaio, dal lunedì al sabato dalle 14 alle 17.30 e la domenica anche la mattina dalle 9 alle 12.
Non solo. Domenica 19 gennaio, a partire dalle 14.30 sarà possibile partecipare alle visite guidate condotte dal brioschese Fabrizio Taliariol che racconterà ai fedeli i vari step che hanno portato al ripristino dell’affresco. Infine, martedì 28 gennaio, a chiusura definitiva dei festeggiamenti, ci sarà la visita dell’Arcivescovo Monsignor Mario Delpini che presiederà l’eucarestia delle 20.30.
LAVORI IN CORSO ANCHE IN ALTRE DUE CHIESE DEL TERRITORIO
L’impegno del parroco Don Riccardo Castelli però non è finito. Oltre alla Chiesa di Capriano, infatti, anche la chiesa parrocchiale di Briosco e la piccola chiesetta di Santa Elisabetta sono al momento “sotto i ferri”.
“Alla chiesa dei Santi Ambrogio e Vittore avevano ceduto due travi della cupola, nessuno se ne era accorto fino a quando un problema di umidità e infiltrazioni ha messo in luce il problema – ci spiega – anche qui abbiamo chiesto un intervento urgente”. Un lavoro di restauro e messa in sicurezza del valore di circa 100mila euro. Meno impegnativo, anche a livello economico, il lavoro per risolvere un problema di umidità nella chiesetta di Santa Elisabetta: un intervento costato alla Comunità Pastorale circa 25mila euro.