Montagne di rifiuti da discarica organizzata: il “cancro” del Parco Media Valle Lambro

A Brugherio lo scarico di rifiuti lungo il Lambro ha raggiunto proporzioni gravi: dal Comune videosorveglianza d’avanguardia.
Sembra una discarica delle periferie degradate, invece è il Parco Media Valle Lambro, sul territorio di Brugherio, un parco locale di interesse sovracomunale. E proprio il Comune di Brugherio ha annunciato contromisure per debellare un fenomeno di rilevanza penale e di proporzioni inaccettabili. Un sistema di videosorveglianza di ultima generazione, da circa 150mila euro, sarà installato presso i terreni che si affacciano sul Lambro, tra le vie San Maurizio al Lambro, Moia, Mornera, Occhiate, al Mulino. Tutte strade periferiche per Brugherio, ma che attraversano terreni di valore ambientale, tanto da essere inseriti appunto nel Parco e sottoposti ai relativi vincoli.
La bonifica dei rifiuti abbandonati lungo il Lambro richiede ogni volta l’intervento straordinario di Cem, con relativi costi, ha spiegato l’assessora alla sicurezza Mariele Benzi, “la situazione non può andare avanti così”, tanto più che lo scarico abusivo è un reato penale. “Abbiamo deciso quindi che tanto valeva spendere le risorse comunali per un sistema che possa davvero contrastare il problema, con lo scopo di riportare i terreni lungo il Lambro alle loro condizioni originarie e magari di promuovere iniziative che possano renderli più facilmente fruibili per i cittadini”. Itinerari naturalistici, al momento sembrano una follia, considerata la situazione: via San Maurizio al Lambro si inoltra tra le aree verdi pubbliche e private a ridosso del fiume, tra orti e terreni comunali già confiscati ai proprietari dopo casi di stoccaggio non autorizzato di immondizia. Attraversare quei sentieri è come piombare in una baraccopoli con cumuli di immondizia di ogni genere: dagli elettrodomestici agli scarti edili, da fusti di ignota natura alla carcassa di una vettura imprigionata dalle sterpaglie.
TELECAMERE A INFRAROSSI E RILEVAMENTO TERMICO CONTRO I RIFIUTI SUL LAMBRO
“Dall’osservazione che stiamo mettendo in atto da tempo – dice Benzi – si evince che gli scarichi avvengono nelle ore serali e notturne, quando la Polizia locale non è in servizio, per questo le telecamere al alta tecnologia che piazzeremo sono dotate di infrarossi che vedono fino a 150 metri. Sono inoltre in grado di rilevare il calore ed eventuali anomalie e possono funzionare con pannelli fotovoltaici e batterie tampone, considerato che la zona non è ben coperta da allacciamenti elettrici. Il sistema è in grado di leggere le targhe fino a 500 metri e di prevedere gli alert“. Tutto per non lasciare scampo a chi scarica rifiuti abusivamente immortalando targa in ingresso, tempo di permanenza, manovre di scarico e targa in uscita.
“Vogliamo sperare, ma non possiamo escluderlo, che questo malcostume non nasconda attività organizzate – ha detto il sindaco Roberto Assi – anche per questo si è deciso di fare questo investimento importante al quale peraltro potrebbe contribuire per 20mila euro anche Regione Lombardia. Parteciperemo al bando”. La prospettiva, ora che la giunta ha approvato l’investimento, è quella di arrivare per primavera con il sistema in funzione. Certo non prima di avere sgomberato le montagne di immondizia che infestano oggi le aree del Parco Media Valle Lambro.
Rettifica
A seguito della richiesta di rettifica dell’ente Parco Regionale della Valle del Lambro, erroneamente citato nell’articolo, si modifica il pezzo riportando il nome esatto del parco coinvolto dal problema dei rifiuti abusivi che è il Parco Media Valle Lambro, plis di interesse sovracomunale. Il Parco Regionale della Valle del Lambro è completamente estraneo ai fatti riferiti nell’articolo e non comprende, tra i suoi territori di competenza, quelli di Brugherio. Ci scusiamo per l’errore con i diretti interessati e con i lettori (articolo modificato il 23 gennaio alle ore 12.33).
Il richiesta di rettifica:
Gentile Direttore, con riferimento all’articolo pubblicato sulla vostra testata – MBNews giornale online della Provincia di Monza e Brianza – in data 22 gennaio 2025, dal titolo “Montagne di rifiuti da discarica organizzata: il “cancro” del Parco Valle Lambro” a firma della giornalista Valeria Pinoia, siamo a chiedervi una rettifica, tempestiva e con appropriato rilievo, in conseguenza della notizia errata in merito divulgata. Il Parco chiamato in causa non è infatti il nostro ente.
Brugherio non rientra tra i Comuni del Parco Regionale della Valle del Lambro, istituito con legge regionale numero 82 del 16 settembre 1983, bensì tra i Comuni che fanno parte del Parco Locale di Interesse Sovracomunale Media Valle Lambro, frutto di una convenzione del 2015 tra i Comuni di Brugherio, Cologno Monzese, Milano, Monza e Sesto San Giovanni.
Nel titolo e nell’articolo, in più punti, viene riportato erroneamente il nome “Parco Valle del Lambro” senza la dicitura corretta e completa, che dà modo al lettore di avere l’informazione veritiera ed evita così di confondere i due enti.
Chiediamo, pertanto, la pubblicazione della presente rettifica ai sensi dell’art. 8 legge 47/1948.