Due Licenziamenti alla Hydro Extrusion di Ornago: scioperano i lavoratori

Sciopero in corso presso Hydro Extrusion Italy SRL, ad Ornago, dopo il licenziamento improvviso di due dipendenti. I sindacati FIM-CISL e FIOM CGIL chiedono il ritiro dei licenziamenti e un dialogo con l’azienda per proteggere i lavoratori.
Braccia incrociate questa mattina, 10 gennaio, alla Hydro Extrusion Italy SRL ad Ornago. La protesta è scaturita dal licenziamento improvviso di due dipendenti storici, con oltre vent’anni di servizio, avvenuto il 16 dicembre scorso.
“Entrambi si sono presentati al lavoro come ogni giorno, ma un’ora prima della chiusura del turno si sono ritrovati tu per tu con i loro responsabili, il direttore e il capo europeo della divisione che gli hanno consegnato la lettera di licenziamento. Nessuno se lo sarebbe aspettato, è stato come un fulmine a ciel sereno. -racconta il delegato di fabbrica della Fiom Cgil, Federico Fava -. I due lavoratori, non sono mai stati assenteisti, erano ben considerati e conosciuti dai colleghi”.
Una situazione ritenuta inaccettabile dai sindaci e lavoratori che a seguito della chiusura nelle trattative della multinazionale norvegese hanno indetto per oggi 4 ore di sciopero.
Secondo i rappresentanti sindacali, Hydro Extrusion avrebbe potuto adottare soluzioni meno drastiche per rispondere al calo della domanda. “Continueremo a fare pressioni affinché l’azienda utilizzi ammortizzatori sociali come la cassa integrazione, che però non vuole attivare per soli due lavoratori. Non possiamo accettare che un’azienda multinazionale creda di risolvere i problemi con i licenziamenti.” sottolinea Gloriana Fontana della Fim Cisl.

Presente anche Adriana Geppert della Fiom Cgil: “l’azienda non aveva mai dato avvisaglia di problematiche di tipo strutturale che ha poi esternato nel momento in cui ha consegnato la lettera ai due lavoratori. Chiediamo il ritiro delle lettere di licenziamento, la ricollocazione dei lavoratori all’interno delle attività produttive e lavorative ed un dialogo per affrontare i problemi. Il nostro principale obbiettivo è il mantenimento dell’occupazione”.