Seveso, esposto delle minoranze: “aree pubbliche inglobate dal privato, sindaca si dimetta”

31 gennaio 2025 | 18:01
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Seveso, esposto delle minoranze: “aree pubbliche inglobate dal privato, sindaca si dimetta”
Una delle immagini allegate all'esposto, durate i lavori del 2023.

“Sottrazione di aree verdi pubbliche con grave danno per la comunità”, è l’accusa nell’esposto delle minoranze di Seveso contro il Comune.

Nel 2023, a fronte delle insistenti segnalazioni dell’opposizione, la sindaca di Seveso Alessia Borroni invitò le minoranze a presentare un esposto in Procura, se proprio erano convinte che ci fossero irregolarità nell’iter della trasformazione edilizia di corso Isonzo/via Tonale. Oggi che il supermercato del nuovo operatore ha preso il posto dell’hotel Vecchia Brianza di Seveso, si scopre che presentare un esposto alla Procura di Monza è proprio quello che hanno fatto, nell’agosto 2024 i gruppi consiliari Seveso Futura, Partito Democratico e Lista Butti.

Lo hanno raccontato gli esponenti dei gruppi giovedì sera (presenti Giorgio Garofalo, Anita Argiuolo, Pietro Aceti, Gianluigi Malerba) in una conferenza stampa convocata ad hoc che si è chiusa con l’annuncio: “chiediamo le dimissioni immediate della sindaca che non è chiaramente in grado di tutelare gli interessi della città”. La convinzione è che l’operazione urbanistica si sia compiuta con la sottrazione da parte dell’operatore che ha costruito il supermercato di una porzione di terreno pubblico, arricchito 17 carpini e piante ad alto fusto. Venne ceduto al Comune come area standard nel contesto di un intervento urbanistico del 1998. “Poco dopo la partenza del cantiere nel 2023 – hanno spiegato le minoranze in conferenza stampa – il confine di cantiere si è improvvisamente allargato, ha inglobato  la striscia verde piantumata poi rasa al suolo ed è diventato sede di una parte del fabbricato del privato”. A tracciare la cronistoria è stato il consigliere Pietro Aceti.

Ma venendo al tema centrale della conferenza stampa, l’esposto alla Procura della Repubblica, va detto che l’iniziativa risale a diversi mesi fa e che la notizia è stata resa nota solo ora perché, ha spiegato Giorgio Garofalo di Seveso Futura, “quando abbiamo presentato l’esposto abbiamo compreso che sarebbe stato meglio aspettare a dare la comunicazione per agevolare eventuali indagini “. L’esposto ripercorre tutti gli atti, fornisce materiale fotografico e ricorda tutte le iniziative della minoranza quando, nel 2023, le presunte irregolarità hanno iniziato ad emergere. “Oggi il danno è fatto – ha detto Garofalo – ma se l’Amministrazione ci avesse ascoltati nell’estate del 2023, avremmo fatto in tempo a evitare che il nostro territorio venisse inglobato da un privato”. Duro l’intervento del consigliere d’opposizione  Gianluigi Malerba: ” chiediamo le dimissioni della sindaca a fronte della gestione negativa del territorio e della scarsa trasparenza con le minoranze. Non si sa che fine abbia fatto un pezzo del patrimonio pubblico e la parte tecnica tace, non si capisce se per malizia o per ignoranza. Senza contare le responsabilità della parte politica”.

In questo quadro, l’esposto alla Procura della Repubblica presso i carabinieri della Compagnia di Seregno chiede, ha spiegato Garofalo “di disporre gli accertamenti per verificare se siano stati commessi illeciti penali”, e di ripristinare la regolarità con  la riconsegna, quindi, del terreno  al Comune di Seveso sotto forma di verde pubblico piantumato.

Non è stato possibile nella giornata di oggi raggiungere la sindaca Borroni per una replica, ma restiamo a disposizione per raccogliere la sua posizione.