Via Foscolo: le novità del “bosco verticale” di Monza sono pronte per il consiglio comunale

Più verde, meno cemento: il progetto punta a un recupero sostenibile del suolo e a un’armonia con il quartiere.
Monza. La riqualificazione dell’area dismessa compresa tra le vie Foscolo, Pascoli e Pellico sembra farsi più vicina. La Giunta comunale ha approvato la proposta di variante al Programma Integrato d’Intervento, che sarà ora sottoposta all’esame del Consiglio Comunale. Il piano, firmato dallo studio dell’architetto Stefano Boeri, passato alla cronaca anche come “il bosco verticale di Monza“, prevede la costruzione di due edifici residenziali e una vasta area verde, segnando un significativo passo avanti rispetto alla versione iniziale approvata nel 2015.
Le novità del piano
Originariamente, il progetto prevedeva la realizzazione di quattro edifici, destinati a usi residenziali e commerciali, intervallati da spazi verdi. La nuova variante, elaborata nel 2023, riduce il numero degli edifici a due, caratterizzati da ampie terrazze e inseriti in un contesto di giardini e aree verdi. L’obiettivo principale è quello di migliorare l’armonia con il tessuto urbano esistente, riducendo l’impatto visivo e garantendo una migliore qualità degli spazi pubblici e privati. Le aree verdi pubbliche saranno ampliate e bonificate, sostituendo le superfici attualmente asfaltate. Saranno anche realizzati tre parcheggi pubblici lungo le vie Sciesa, Pellico e Pascoli, e verrà riqualificata la pista ciclabile di via Foscolo. Infine, il progetto prevede il recupero conservativo dell’ex Teatro di via Cederna, trasformandolo in un nuovo polo culturale per la città.
“Con questa variante – ha spiegato l’Assessore al Governo del Territorio Marco Lamperti – viene sensibilmente migliorato il programma integrato d’intervento approvato 11 anni fa, rigenerando un’area dismessa, completamente asfaltata e abbandonata, recuperando più suolo e sviluppando diversamente le altezze degli edifici, trovando una soluzione edilizia, quella progettata dallo studio Boeri, quanto più possibile armonizzabile con l’esistente”.
Le novità del piano riusciranno a convincere i comitati cittadini, che fino ad un anno fa e nonostante la riduzione delle volumetrie si era dimostrati ancora molto critici? In un nostro precedente articolo avevamo riportato almeno tre ragioni per cui il progetto del “bosco verticale monzese” non convinceva: potete recuperarlo qui.