Non solo ciliegio secolare: i 207 alberi monumentali in Brianza che forse non conosci

La Brianza vanta un patrimonio arboreo di grande rilievo. Secondo i dati aggiornati al 27 gennaio 2025 del Registro degli Alberi Monumentali Italiani (RAMI), in Lombardia sono stati censiti 2.395 alberi, di cui 207 solo nella provincia di Monza e Brianza, distribuiti nei 34 comuni del territorio.
Avrete sicuramente sentito parlare del maestoso ciliegio secolare di Besana in Brianza: un capolavoro della natura che ogni anno, in primavera, attira centinaia e centinaia di curiosi e turisti. Di questo ciliegio, che vanta anche una sua personale pagina social, vi abbiamo parlato spesso sul nostro quotidiano online. Ma se vi dicessimo che non è l’unico albero monumentale esistente sul nostro territorio? In Brianza, infatti, ce ne sono oltre 200: custodi di un tempo lontano e di storie mai raccontate.
GLI ALBERI MONUMENTALI IN BRIANZA
La Brianza vanta un patrimonio arboreo di grande rilievo. Secondo i dati aggiornati al 27 gennaio 2025 del Registro degli Alberi Monumentali Italiani (RAMI), in Lombardia sono stati censiti 2.395 alberi, di cui 207 solo nella provincia di Monza e Brianza, distribuiti nei 34 comuni del territorio. Il più ricco? Besana in Brianza che ne può vantare ben 32.

Tra gli esemplari più significativi ricordiamo il Cedro dell’Atlante di Villa Greppi a Monticello Brianza, che vanta ben 150 anni di età, e il celebre “Nonno Faggio” di Villa Filippini a Besana in Brianza, sradicato nel 2012 ma ricordato attraverso i suoi “nipoti”, che oggi formano una chioma di ben 43 metri di diametro.
Ma di esemplari davvero maestosi, che meriterebbero una visita, ce ne sono un po’ in tutta la Brianza: basta consultare il registro in cui sono catalogati tutti gli alberi monumentali presenti sul nostro territorio.
LA MISSIONE DI SARO SCIUTO, IL CERCATORE DI ALBERI
Una passione che si è trasformata in una vera e propria missione per Saro Sciuto, siciliano d’origine ma brianzolo d’adozione: tutelare questi autentici monumenti viventi, preservarne la memoria e promuoverne la conoscenza. È uno tra i più attivi “cercatori di alberi”: dal 2014 a oggi ha censito ben 8.700 alberi monumentali in 9 regioni e 44 province italiane.
Nel 2019 Saro Sciuto é tra i soci firmatari dello Statuto, alla fondazione del RAMI , diventandone consigliere nel 2024. L’obiettivo dell’associazione è promuovere la conoscenza, il rispetto e la tutela degli alberi monumentali in Italia.
RAMI, PER LA TUTELA DEGLI ALBERI MONUMENTALI IN BRIANZA
Tra i soci del RAMI c’è anche Anna Nicolodi, presidente del Comitato Bevere e dottore agronomo: “Nella nostra provincia sono stati censiti 207 alberi, suddivisi nei 34 comuni della provincia – ci spiega durante la nostra intervista –. Questi alberi vanno tutelati non solo per la loro importanza ecologica, ma anche storica e culturale”.
Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf) stabilisce infatti ben sette criteri di monumentalità: l’età, le dimensioni, la forma, la maestosità, la rarità botanica, il valore storico e il pregio paesaggistico.
“Sono belli da vedere, sicuramente, ma sono soprattutto da tutelare, come tutte le specie arboree – continua Nicolodi –. Come dottore agronomo, spesso collaboro con i comuni che chiedono la mia consulenza per la gestione del verde. Non è raro incappare in situazioni critiche, come alberi mal potati o nuove piantumazioni che poi non vengono adeguatamente controllate. C’è poi da sottolineare anche il problema dell’incremento della cementificazione, che spesso non lascia spazio alle radici degli alberi”.