Biassono dà l’ultimo saluto a Lorenzo Rovagnati: chiesa gremita e commozione

Una folla commossa ha gremito oggi la chiesa parrocchiale di San Martino a Biassono per dare l’ultimo saluto a Lorenzo Rovagnati, imprenditore e amministratore delegato dell’azienda di famiglia, tragicamente scomparso il 5 febbraio in un incidente in elicottero.
Biassono. Una folla commossa ha gremito oggi la chiesa parrocchiale di San Martino a Biassono per dare l’ultimo saluto a Lorenzo Rovagnati, imprenditore e amministratore delegato dell’azienda di famiglia, tragicamente scomparso il 5 febbraio in un incidente in elicottero.
La cerimonia funebre in corso è un momento di grande dolore e raccoglimento, con la presenza di familiari, amici, colleghi e rappresentanti del mondo imprenditoriale, tutti uniti nel ricordo di una figura che ha lasciato un segno profondo nella comunità brianzola. Il sindaco di Biassono, insieme ad altri esponenti istituzionali, ha voluto rendere omaggio a Rovagnati, sottolineando il suo legame con il territorio e il suo contributo all’economia locale.
“Finché morte non ci separi, ci eravamo detti queste parole il giorno del nostro matrimonio. Sei stato sempre presente, sempre con me e i nostri bambini. La vita è così fragile, come quella di Sofia il tuo ultimo dono, la figlia, nata, che non hai potuto abbracciare. La tua forza ci darà il coraggio di andare avanti” – queste le parole della moglie.
Nel giorno dell’addio, l’intero paese si è fermato: bandiere a mezz’asta, attività commerciali chiuse in segno di lutto e un silenzio carico di emozione che ha avvolto le strade. Il dolore della famiglia è stato reso ancora più intenso dalla recente nascita della terza figlia di Lorenzo, Sofia, venuta al mondo pochi giorni dopo la tragedia. Un evento che ha toccato il cuore di tutti, simbolo di una vita che continua nonostante la perdita.
Le indagini sull’incidente proseguono per chiarire le dinamiche dello schianto dell’elicottero, avvenuto in provincia di Parma. Nel frattempo, la comunità e il mondo imprenditoriale piangono un uomo che con passione e dedizione ha portato avanti l’azienda di famiglia, diventata un simbolo dell’eccellenza italiana nel settore alimentare.