Monza, il “Bosco Verticale” di Boeri (ancora) non convince i comitati cittadini

Restano perplessità sul progetto di riqualificazione tra le vie Foscolo, Pascoli e Pellico, firmato da Stefano Boeri, nonostante le recenti modifiche. Le critiche, immutate rispetto a quando i comitati chiesero che il PII venisse assoggetto a VAS riguardano la prevalenza di edifici residenziali a scapito di spazi pubblici e servizi, oltre al rischio di traffico congestionato e saturazione abitativa.
Monza. Non sono andate via le perplessità dei comitati cittadini monzesi sul progetto di riqualificazione dell’area tra le vie Foscolo, Pascoli e Pellico, nonostante le recenti modifiche approvate dalla Giunta comunale. “Il bosco verticale di Monza“, firmato dall’architetto Stefano Boeri, prevede ora la costruzione di due edifici residenziali immersi in una vasta area verde, riducendo l’impatto rispetto al piano originario del 2015.
Tuttavia, i comitati, che un anno fa avevano chiesto che il PII venisse assoggettato a una Valutazione Ambientale Strategica (VAS) completa (poi esclusa) continuano a vedere i punti deboli del progetto, ritenendo che la nuova versione non risponda alle reali esigenze del quartiere. Al centro delle contestazioni vi è la predominanza della destinazione residenziale, a scapito di funzioni produttive, di servizio o di spazi pubblici. Temono inoltre un peggioramento della congestione del traffico in un’area già critica, specialmente nelle ore di punta e nei fine settimana, anche per la vicinanza al supermercato Esselunga. Un’altra preoccupazione riguarda la saturazione dell’offerta abitativa, aggravata da recenti costruzioni nella stessa zona che non trovano piena occupazione. “Ci riserviamo comunque di intervenire anche nella fase delle osservazioni“, ha dichiarato per il coordinamento Giorgio Majoli.
La proposta di variante al Programma Integrato d’Intervento del progetto di via Foscolo sarà ora sottoposta all’esame del Consiglio Comunale.