Brianza: quale orizzonte?

3 febbraio 2025 | 13:52
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Brianza: quale orizzonte?

Prima della sua istituzione la Brianza ha fatto discutere. L’idea di una provincia che potesse rappresentare quel mondo fatto di artigianato e piccola impresa, che politicamente guardava al centro moderato, così distante dalla Milano delle giunte rosse e dall’hinterland milanese operaio delle grandi fabbriche è stata per anni un orizzonte politico. Quando infine si è realizzato erano però cambiati tutti i gli elementi di contorno. A Milano era arrivata prima la Lega poi il centrodestra. Le grandi fabbriche non c’erano più. In Brianza erano arrivati molti da Milano in cerca di un po’ di spazio e un po’ di verde a due passi dalla grande città. Il progetto di Provincia si era abbassato. Sempre più vicino alla grande città dopo che le Brianze comasche, lecchesi e varesine si erano riorganizzate nelle nuove province nate nel frattempo. Il destino dell’ultima arrivata sembrava già precario, ma dietro l’angolo l’attendeva la riforma incompiuta che, se rendeva già difficile la vita di tutte le provincie, non eliminate come annunciato ma indebolite nel peso politico, nei poteri e nelle risorse, ancora di più si abbatteva su un ente di nuova costituzione in cerca di una sua vocazione e di un suo significato.

Via via nel tempo i grandi sostenitori economici che avevano sostenuto la nascita del nuovo ente si sono riorganizzati tornando con Milano. E a venti anni da quel primo traguardo, frutto di discussioni e divisioni, di confronti e di dibattiti, servirebbe una pausa di riflessione di vocazione. Qualcuno suggerisce un referendum popolare per decidere se continuare la navigazione solitaria o immaginare un destino comune con la città metropolitana. Altri propongono di ripartire dai fondamentali rafforzando il legame con gli elementi identitari: artigianato e imprese, terzo settore e volontariato, sistema delle ville.

Attraversata dagli scavi della grande autostrada pedemontana che mangia gli ultimi spazi a verde di una terra che vanta già un record di densità abitativa, mentre i cantieri delle metropolitane sono lontani da materializzarsi e il sistema dei trasporti pubblici fatica a garantire i bisogni dei cittadini, anche la Brianza vive la crisi della partecipazione. In alcuni comuni si presenta un solo candidato sindaco. Si fatica sempre di più a trovare personale politico con cuore, passione e intelligenza che possa candidarsi non a un seggio ma a guidare insieme ad altri questo territorio verso un orizzonte condiviso.