Calcio Monza, il calciomercato stravolge la rosa: ma qual è la strategia?

5 febbraio 2025 | 12:50
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Calcio Monza, il calciomercato stravolge la rosa: ma qual è la strategia?
Dany Mota è rimasto in biancorosso

Il Calcio Monza cambia pelle: la società monetizza al massimo cedendo i giocatori più validi e limita gli investimenti in entrata. Una mossa che significa l’addio alla Serie A ma che allo stesso tempo non pone basi solide in vista di una prossima, probabilissima, Serie B.

Si è conclusa una sessione di calciomercato tra le più pazze dell’ultimo decennio. In Serie A molte squadre anche della “parte sinistra” della classifica hanno cambiato pelle, sconfessando scelte anche onerose prese nella sessione estiva. A titolo d’esempio basti pensare alle mosse di Juventus e Milan, o ai 50 milioni investiti dal Como, diventata l’ottava società più spendacciona al mondo.

E il Calcio Monza? Con il passare delle ore, la squadra biancorossa si è trasformata un vero e proprio “porto di mare”: l’impressione però è che non si siano risolte le lacune dell’organico, anzi la squadra sia ora persino più debole, e non si sia neppure posta una base per il prossimo torneo di Serie B.

Ingaggi giù

Una delle due direttrici di intervento indicata dalla proprietà è stata la riduzione del monte ingaggi. Sono da interpretare in questo senso le partenze di Cragno (Sampdoria), Diaw (Cittadella), Valoti (che ritrova Stroppa alla Cremonese), Maric (che ritrova Antonelli al Venezia), tutti elementi con minutaggio zero o quasi nella stagione in corso. Considerando le naturali scadenze di contratto di altri elementi (ad esempio D’Ambrosio, Gagliardini, Sensi), in vista della prossima stagione il costo della rosa sarà decisamente più basso.

Cassa sì, futuro no

Al netto della rinuncia a un quartetto titolare (a Djuric, Pablo Marì e Maldini si aggiunge last minute Bondo, che rimpolpa per 12 milioni più bonus la mediana rossonera, guadagnando per quattro stagioni 1,5 milioni) la soluzione per continuare a battagliare era cercare profili determinati, con un giusto mix di esperienza e freschezza: l’impossibilità ad acquisire l’uomo della svolta (quello che per l’attacco poteva essere Jovic?) doveva imporre una sorta di programmazione della Serie B che verrà, andando così a cercare pedine in grado di dare l’anima per mantenere la categoria o trovare posto in un Monza retrocesso, ma competitivo. Ma i tantissimi prestiti “secchi”, ovvero fino al prossimo 30/06, non consentono di programmarenulla in vista del prossimo torneo.

Affari fatti e rifiuti

Stupisce che persino i baby atalantini Palestra e Vlahovic, bomber quest’ultimo dell’U23, non abbiano accettato Monza, ideale ambiente per farsi le ossa, nell’affare Maldini, con Ibrahimovic che ha posto il veto sul predestinato Camarda. Il rifiuto del gigliato Valentini, che ha preferito trasferirsi in riva all’Adige, fa pensare che la suggestione Ansu Fati sia stato un accostamento utile per lo più a gettare fumo negli occhi.

Alla truppa già nota (Akpa-Akpro, Urbanski, Lekovic, Palacios, Castrovilli e Brorsson, quest’ultimo in attesa di debuttare) si è aggiunta, oltre al dodicesimo Pizzignacco (contratto sino al 2027), in prestito la mezzala rossonera Zeroli: desta curiosità l’altro investimento, il congolese classe 1996 Ganvoula, in forza allo Young Boys, che non dialogherà con Balotelli, presenza anonima sotto la Lanterna, ma accostato lunedì sera a un clamoroso ritorno sotto l’Arengario.

Le altre

A dirla per intero le altre squadre in fondo alla classifica non hanno fatto fuochi d’artificio: ulteriore rimpianto per la posizione dei biancorossi, che se appena migliore avrebbe trasmesso molta più fiducia.

Il Venezia prende Zerbin, ex biancorosso, e sostituisce il “Doge” Pohjanpalo (offerta irrinunciabile dal Palermo) col ceco Fila; l’acerbo Parma ha aggiunto a Djuric Vogliacco; ceduto Lapadula allo Spezia, si è limitato al cambio Caprile-Scuffet il Cagliari; l’Empoli confida che Kouamé finalmente esploda; Belahyane porta alle casse del Verona dieci milioni, convogliati su quattro giovanissimi di prospettiva.

Plusvalenza record per il Lecce, che ottiene oltre 30 milioni per il passaggio dell’esterno Dorgu al Manchester United: un altro colpo firmato da Pantalo Corvino che consentirà ai salentini di programmare con serenità le prossime stagioni in un calcio che ha sempre più nel “player trading” la chiave di sopravvivenza delle società medio-piccole.

Credit: E-Mage Studio