Calcio Monza, il derby di Nesta: “Dobbiamo fare di più. Ci vogliono ambizione e autostima”

Trasferta difficile a Roma per il Monza. Mister Alessandro Nesta, che vivrà un vero e proprio derby, fa la conta dei giocatori disponibili e valuta gli accadimenti delle ultime settimane.
La 26° giornata di campionato si concluderà questa sera con il posticipo tra Roma e Calcio Monza, in programma all’Olimpico alle 20.45. I risultati di giornata hanno visto Verona, Parma e Venezia muovere la classifica nella zona calda, con i biancorossi che potrebbero perdere ancora terreno in caso di risultato negativo. Mister Alessandro Nesta ha analizzato il pre-partita nella consueta conferenza stampa.
Piccolo passo
Per poter affrontare il cammino con un pizzico di ottimismo Nesta chiede concretezza: “Sono stato esonerato perché non ho portato il Monza a un livello superiore. Per vincere le partite dobbiamo fare di più, la prestazione contro il Lecce non basta: ora tiriamo poco e prima lo facevamo, ma senza segnare. È mancata la personalità che danno i Pessina e i Gagliardini, abituati alla pressione e a certe gare, in questo senso tra i nuovi Keita ci darà una mano, mentre i difensori sono giovani e non parlano l’italiano e Zeroli è un ragazzo. Le squadre forti non si spaventano durante l’ondata negativa, è un fattore che vale punti in un campionato: Bonucci e Chiellini rassicurano la Nazionale dopo avere subito lo svantaggio dall’Inghilterra”.
Poco lavoro?
Da difensore maestro dell’anticipo prende di petto il tema dei giorni liberi concessi ad una squadra che non fa risultato e che è composta da tanti elementi nuovi: “Non è automatico che se ti alleni di più, vinci di più.. Qualcuno ha giocato sempre e adesso è stanco sul piano mentale, chi era in ritardo ha lavorato: a volte stare sul campo quando vai contro un muro è peggio che staccare per sgombrare la mente; abbiamo provato con i doppi allenamenti, ma senza risultati”.
Gioventù e ambizione
Il tecnico romano si sofferma a 360 gradi su alcuni temi che ha affrontato nel suo primo mandato: “I giovani devono imparare dai vecchi e dai loro comportamenti. Ai ragazzi di oggi manca un po’ di ambizione: chi ha talento ha l’obbligo di provarci, non so sia una questione di maggiore benessere; ho dato tutto in carriera e così non amo chi si accontenta. Al Calcio Monza occorre la determinazione per dimostrare di voler stare in un posto ad un certo livello: le motivazioni prevalgono su tutto, il desiderio è più importante dei discorsi di tattica. Alla squadra nonostante l’ultimo posto abbiamo sempre cercato di infondere autostima e leggerezza, ma è la testa che fa la differenza».
Come un derby
Il ritorno all’Olimpico ha il sapore del derby, ma non ci saranno precauzioni particolari per fermare una rivale che si è accesa: “È una partita che sento sempre, sono entrato in orbita Lazio che avevo 8 anni e a Roma si parla tutto il giorno di Lazio e Roma; con Totti ci eravamo simpatici, la nostra è una rivalità venuta male. Rispetto a quelli di Milano ho sempre giocato male i derby, perché non ero sereno. Non metteremo il “pullman” dietro e non ci sarà la gabbia per Dybala: un buco per fare gol lo troverebbero e lo stesso varrebbe se stessimo alti e ci prendessero in velocità, dovremo aspettare o pressare da squadra. Ranieri? Un signore, onesto nei giudizi: è un valore aggiunto che calza a pennello a Roma”.
Indisponibilità
Con la chiosa infortuni si torna a considerare centrale la figura del capitano: «Keita va inserito per riprendere la condizione, Birindelli era pronto, ma ha avuto uno scontro di gioco e si è procurato un taglio. Per Gagliardini e Pessina serve ancora un po’, un paio di situazioni le valuteremo dopo l’ultimo allenamento. Un Pessina alla Berardi in Serie B? A me interessa quando rientra, se i compagni lo vedono in campo magari si riaccendono un po’».
Strappare punti ad una Roma in salute, galvanizzata dal successo sul Porto in Europa League, sembra davvero un’impresa: oltre al divario tecnico tra le due squadre, per la prima volta in stagione sembra trapelare anche un pizzico di rassegnazione dalle parole di mister Nesta. Tra una vera e propria squadra di indisponibili ed il costante silenzio di Direzione e Proprietà, il tecnico romano è al momento l’unica figura di riferimento per questo sofferente Calcio Monza…
Credit: E-Mage Studio