Calcio Monza, senti Arrigo Sacchi: “Se Galliani ha bisogno…”

Nella giornata di ieri, 17 febbraio, Arrigo Sacchi, ex allenatore che ha scritto pagine storiche alla guida del Milan targato Berlusconi-Galliani tra la fine degli anni Ottanta e i primi Novanta, ha rilasciato alcune dichiarazioni che sembravano precedere un suo clamoroso ritorno in panchina. Tuttavia in serata è arrivata una smentita dello stesso Sacchi, che ha escluso la possibilità di tornare nel mondo del calcio come allenatore ma, allo stesso tempo, si è detto pronto a rispondere ad una richiesta di aiuto di Adriano Galliani per il Calcio Monza.

Le parole

“Sto pensando di tornare ad allenare, in Italia o all’estero. Squadre? Ne ho tante, ma non so se farlo in Italia”. Queste dichiarazioni rilasciate da Arrigo Sacchi ad Adnkronos hanno acceso il dibattito tra addetti ai lavori e tifosi, scatenando una ridda di ipotesi e commenti: social spaccati in due schiere, con gli inguaribili romantici da un lato e i realisti perplessi – o ironici – dall’altro.

La smentita

In serata un’altra dichiarazione dello stesso ex CT ha aggiustato il tiro: “In panchina? State scherzando? Al calcio ho dato tutta la vita, ma ora a 78 anni, non sono mica matto” ha riferito alla Gazzetta dello Sport. “Sono “malato” di calcio, ho dato tutto me stesso a questo sport, e farei qualsiasi cosa per migliorarlo. Ma non ho proprio intenzione di sedermi di nuovo in panchina!”

Porta aperta

Sacchi non tornerà quindi ad allenare, ma le sue dichiarazioni lasciano comunque aperta una porta ad prossimo ritorno nel mondo del calcio: “E’ tutto un equivoco: ho semplicemente mandato un messaggio a Galliani nel quale ho detto che, se avesse bisogno di aiuto per il Monza, io sono disponibile. Ma non certo per fare l’allenatore. Io sono riconoscente a Galliani e al Presidente Berlusconi per tutto quello che hanno fatto per me”.

Possibilità concrete

Al momento – com’era prevedibile – nessun commento né dal Calcio Monza né da Adriano Galliani. La figura di Arrigo Sacchi, rivoluzionaria ed influente nella storia del gioco del calcio, è indiscutibile, ma è piuttosto probabile che la sua apertura nei confronti dei biancorossi resti solamente un gesto elegante nei confronti dell’amico Galliani.

E’ vero che, oltre al ruolo di allenatore, concluso nel 2001 a Parma, Sacchi è stato anche dirigente (Direttore tecnico dei ducali e direttore sportivo del Real Madrid tra il 2004 e il 2005) ma entrambe le esperienze risalgono ad ormai 20 anni fa.

Inoltre quale spazio potrebbe esserci nell’attuale governance del Calcio Monza – ultimo in Serie A, senza chiari progetti per la prossima stagione,  ed alla ricerca di un compratore – per una figura così iconica?