Carate Brianza, svolta nelle indagini sulla morte di Karine Cogliati: 46enne deferito per occultamento di cadavere

18 febbraio 2025 | 18:58
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Carate Brianza, svolta nelle indagini sulla morte di Karine Cogliati: 46enne deferito per occultamento di cadavere

C’è una prima svolta nelle indagini sulla tragica morte di Karine Cogliati, la 26enne trovata senza vita nei boschi di Costa Lambro lo scorso 16 febbraio.

CARATE BRIANZA – C’è una prima svolta nelle indagini sulla tragica morte di Karine Cogliati, la 26enne trovata senza vita nei boschi di Costa Lambro lo scorso 16 febbraio. Nel pomeriggio di oggi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza Brianza e della Compagnia di Seregno, con il supporto di altri reparti dell’Arma, hanno individuato e deferito in stato di libertà un 46enne italiano, ritenuto responsabile di occultamento di cadavere.

L’uomo avrebbe trasportato e abbandonato il corpo

Secondo quanto emerso dalle attività investigative, il 46enne avrebbe trasportato e abbandonato il corpo della giovane nel punto del ritrovamento, per poi allontanarsi dal territorio brianzolo. L’uomo è stato rintracciato solo oggi in una località del Nord-Est, dove si era recato subito dopo i fatti.

Già dai primi accertamenti medico-legali, il cadavere di Karine non presentava segni evidenti di violenza, un elemento che ha reso ancora più complesso il lavoro degli inquirenti. Il cadavere della ragazza è stato rinvenuto con mani e piedi legati. Sul decesso della 26enne, la procura di Monza ha aperto un’indagine e disposto l’autopsia del corpo.

Indagini in corso per chiarire il ruolo dell’indagato

L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza, prosegue per chiarire ogni aspetto della vicenda: resta da capire se l’uomo fosse coinvolto negli ultimi momenti di vita di Karine o se si sia limitato a occultarne il corpo.

Al momento, il 46enne è indagato a piede libero. La giovane era mamma di due bambine da tempo aveva problemi con la droga con una serie di denunce a suo carico.