Morte Karine Cogliati, l’amico confessa: “La cocaina, il malore, poi l’ho abbandonata nel bosco”

22 febbraio 2025 | 15:11
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Morte Karine Cogliati, l’amico confessa: “La cocaina, il malore, poi l’ho abbandonata nel bosco”
Karine Cogliati

Al centro dell’inchiesta c’è la confessione di un 46enne italiano, che nei giorni scorsi è stato denunciato per occultamento di cadavere. La Procura di Monza ha formulato l’accusa di “morte come conseguenza di altro reato”

Ha confermato di averla legata e abbandonata nel bosco dopo aver consumato insieme cocaina. Le indagini sulla morte di Karine Cogliati, la 26enne italo-brasiliana trovata senza vita in una zona boschiva di Carate Brianza, continuano a fare emergere nuovi dettagli. Al centro dell’inchiesta c’è la confessione di un 46enne italiano, che nei giorni scorsi è stato denunciato per occultamento di cadavere. La Procura di Monza ha formulato l’accusa di “morte come conseguenza di altro reato” e si attendono gli esiti degli esami tossicologici per chiarire le cause esatte del decesso di Karine. Dall’autopsia non sono emersi segni di violenza sul corpo della giovane.

L’uomo, finora incensurato, ha raccontato agli inquirenti di aver trascorso le ultime ore con la vittima, durante le quali avrebbero fatto uso di cocaina. Secondo la sua versione, la giovane avrebbe avuto un malore improvviso, rivelatosi fatale. A quel punto, il 46enne avrebbe deciso di trascinare il corpo in un’area boschiva, avvolgendolo in una felpa e abbandonandolo.

L’uomo è stato rintracciato solo oggi in una località del Nord-Est, dove si era recato subito dopo i fatti.