Case popolari a Seregno: cantiere sequestrato a seguito di un incidente sul lavoro

7 febbraio 2025 | 10:52
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Case popolari a Seregno: cantiere sequestrato a seguito di un incidente sul lavoro

Al centro del dibattito, il cantiere di via Macallè, attualmente sotto sequestro a seguito di un incidente sul lavoro e delle conseguenti indagini da parte delle autorità competenti.

Seregno. Il sindaco Alberto Rossi interviene per fare chiarezza sulle polemiche sollevate da un partito di opposizione riguardo alla gestione delle case popolari in città. Al centro del dibattito, il cantiere di via Macallè, attualmente sotto sequestro a seguito di un incidente sul lavoro e delle conseguenti indagini da parte delle autorità competenti.

“La nostra amministrazione è ovviamente dispiaciuta per la persona coinvolta, a cui auguriamo una pronta ripresa, ma è assolutamente estranea alla vicenda”, ha precisato il primo cittadino, sottolineando che l’appalto è stato assegnato nel pieno rispetto della legge. “Auspichiamo che, una volta conclusi gli accertamenti, il cantiere possa riaprire al più presto, considerando che una palazzina è ormai completata e l’altra è nelle ultime fasi di lavorazione”.

L’impegno dell’amministrazione: numeri e progetti concreti

Di fronte alle accuse di “disastro case popolari” e “progetto abbandonato”, il sindaco Rossi ha voluto illustrare i risultati concreti ottenuti negli ultimi anni in materia di edilizia residenziale pubblica.

“Dall’inizio del nostro mandato – ha spiegato – tra immobili recuperati dopo anni di inagibilità, nuove realizzazioni, manutenzioni straordinarie e case confiscate alla criminalità organizzata e acquisite dal Comune, l’offerta abitativa pubblica è aumentata di oltre il 50% rispetto al 2018. Un impegno importante, che smentisce ogni accusa di abbandono”.

A questi interventi si aggiungono: l’Agenzia dell’Abitare, attiva da un anno, che ha già aiutato il 25% delle persone che vi si sono rivolte a trovare un alloggio; l’accordo per il canone concordato, che in 14 mesi ha portato alla stipula di 60 nuovi contratti; interventi su situazioni di morosità e cambi di alloggiBandi di sostegno all’affitto, con risorse comunali per 625mila euro tra il 2022 e il 2024Contributi di solidarietà per le famiglie in difficoltà.

“Si può sempre fare di più, ma il nostro impegno è massimo”

Il sindaco ha riconosciuto che la domanda di alloggi pubblici rimane alta, ma ha anche evidenziato come spesso i Comuni vengano lasciati soli nella gestione del problema. “Sarebbe il caso di parlare anche delle 23.500 case regionali di Aler ancora vuote e della totale assenza di un piano nazionale per la casa da decenni”, ha dichiarato Rossi.

Pur tra fatiche, ostacoli e imprevisti, l’amministrazione continua a lavorare per garantire il diritto alla casa ai cittadini più fragili. “C’è chi cerca di distruggere e chi di costruire. Noi andiamo avanti”, ha concluso il sindaco.