Cesano Maderno, nasce “Villa Verbano”: da bene confiscato a casa per chi è in difficoltà

Taglio del nastro della villa di via Verbano confiscata alla criminalità organizzata, patrimonio del comune, riqualificata attraverso i fondi del Pnrr e gestita dal Consorzio Desio Brianza, destinata a persone in difficoltà abitative.
Taglio del nastro a Cesano Maderno di “Villa Verbano”, una villa confiscata alla criminalità organizzata e destinata all’ospitalità temporanea di persone in difficoltà, con gravi problemi abitativi. Sabato molte persone hanno partecipato all’inaugurazione della struttura di via Verbano 1, patrimonio del Comune di Cesano, riqualificata attraverso i fondi della progettualità Pnrr e concessa in comodato d’uso gratuito al Consorzio Desio Brianza, che ha seguito la ristrutturazione e ora gestirà il bene.
Il sindaco: “La vittoria delle istituzioni sulla criminalità organizzata”
“Questa villa – ha detto il sindaco Giampiero Bocca – è stata trasformata in un luogo di solidarietà, a disposizione di persone in difficoltà. Oggi è un giorno importante, perchè abbiamo la possibilità di vedere concretamente che cosa significa vincere la criminalità organizzata da parte delle istituzioni. É un intervento corale, perché tutte le istituzioni sono state coinvolte. Sono due gli obiettivi di questo progetto: mettere a disposizione un bene di questo tipo per finalità sociali e togliere questo bene alla criminalità organizzata. Sono tanti i soggetti che hanno partecipato e che ringrazio: magistratura, forze dell’ordine, agenzia nazionale per la confisca e la gestione dei beni, Consorzio Desio Brianza, i comuni dell’ambito di Desio, associazione Libera Monza e Brianza, Brianza SiCura, assessorato ai servizi sociali del comune di Cesano”. Presenti all’inaugurazione, tra gli altri, i sindaci e assessori dell’ambito di Desio, il Questore Salvatore Barilaro, il direttore del Codebri Alfonso Galbusera e il consigliere Antonio D’Ovidio, le forze dell‘ordine, i referenti delle associazioni, la vice prefetta Marialaura Liberatore, Roberto Bellasio dell’Agenzia dei beni confiscati.
Il Questore: “Tenere alta l’attenzione“
Tra i tanti presenti, anche il Questore di Monza Salvatore Barilaro: “Anche nei giorni a venire, quando questo bene dovrà vivere di vita propria, sarà necessario non fargli mancare il nostro sostegno. Quando cala l’attenzione, bisogna aprire di più gli occhi. La presenza delle forze dell’ordine, da questo punto di vista, è viva e vigile” ha sottolineato il Questore. “Non è scontato che tutti i comuni abbiano la stessa forza e lo stesso impegno che ha avuto il comune di Cesano nel riutilizzare il bene” ha aggiunto Roberto Bellasio dell’Agenzia dei beni confiscati.
I vicini di casa
All’inaugurazione sono stati invitati anche i vicini di casa, gli abitanti del quartiere, che hanno partecipato numerosi. “Abbiamo invitato anche i residenti del quartiere perché vogliamo che conoscano cosa si farà qui dentro: il progetto si apre alla città” ha spiegato il sindaco Bocca. In molti, incuriositi, hanno risposto all’invito e hanno apprezzato l’attenzione nei loro confronti.
La struttura
La villa si sviluppa su più livelli per una superficie complessiva di 480 metri quadrati ed è circondata da un ampio giardino. La piscina che si trovava al centro del giardino, sul retro, è stata coperta. All’interno, la villa ha una cucina in comune, un ampio salone con la sala da pranzo, aree dedicate al gioco per i bambini e la formazione per gli adulti. Offre 9 posti per una sistemazione abitativa temporanea ed è stata riqualificata per renderla idonea ad accogliere nuclei familiari o persone singole.
I beneficiari
Dal primo marzo saranno ospitati i 9 beneficiari che, come hanno spiegato gli operatori del Consorzio Desio Brianza, potranno rimanerci per un anno, fino a marzo 2026. “Avranno un progetto individualizzato, saranno seguiti da una equipe multiprofessionale, con l’obiettivo di raggiungere l’autonomia abitativa. Questo sarà un luogo di incontro e di crescita, anche col territorio”. L’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo personale e socio lavorativo delle persone con fragilità. Una equipe di valutazione ha individuato i primi beneficiari. Nel corso del progetto, potranno essere presi in carico in totale 15 persone: per ciascuna di loro verranno attivati interventi socio-educativi di affiancamento e accompagnamento.