Traffico parassita e strade pericolose: il decalogo dei problemi a San Fruttuoso

12 febbraio 2025 | 16:23
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Traffico parassita e strade pericolose: il decalogo dei problemi a San Fruttuoso
Dal report 2025 del Comitato San Fruttuoso

San Fruttuoso, rapporto strade e traffico 2025: “Urgente affrontare e risolvere situazioni in peggioramento da decenni”

Monza. Incroci e attraversamenti pedonali pericolosi, marciapiedi senza manutenzione alcuna, scarsa illuminazione, segnaletica divelta o assente, traffico “parassita”. Tutti problemi riscontrati a San Fruttuoso, quartiere di Monza. Per la precisione sono dieci le questioni sollevate dal Comitato, raccolte in un dettagliato report sullo stato delle strade. Un decalogo che mette in luce criticità che da anni affliggono il territorio.

Comitato San Fruttuoso, rapporto strade e traffico 2025

1. Traffico “parassita” e incrocio pericoloso
Da anni, il traffico “parassita” che attraversa il quartiere nelle ore di punta è in costante aumento. Si tratta di un flusso consistente di autoveicoli che, per quanto riguarda i residenti o il commercio di vicinato, non ha alcun legame diretto.
Nonostante una buona illuminazione notturna dei passaggi pedonali nelle vicinanze, l’incrocio tra le vie Tazzoli e Iseo resta un punto critico. “Non è stato intrapreso alcun intervento per migliorare la situazione, nonostante gli incidenti stradali che continuano a verificarsi, alcuni anche gravi”, fanno sapere dal Comitato San Fruttuoso. L’incrocio è situato a pochi metri dalla scuola media Sabin, con una visibilità limitata. Inoltre, la cancellata angolare del Centro Sociale ostacola ulteriormente la visibilità.

Il Comitato, già dal 2013, aveva suggerito una modifica a senso unico per due tratti di via Tazzoli, tra via Iseo e via Po in direzione nord, e tra via Iseo e via Montanari in direzione sud. L’introduzione di queste modifiche porterebbe diversi vantaggi:

  1. Aumento della sicurezza nell’incrocio Tazzoli-Iseo,
  2. Limitazione del traffico di attraversamento del quartiere,
  3. Maggior disponibilità di parcheggi nei tratti A e B a beneficio della scuola media, del mercato settimanale e delle strutture scolastiche e sportive della zona.

2. Passaggi pedonali ad alto rischio
In via Risorgimento, subito dopo la grande rotonda di viale Lombardia, un passaggio pedonale molto frequentato è da mesi “cancellato”. “Sopravvive una striscia orizzontale isolata che non offre alcuna protezione”, si legge nel report, ” inoltre, non si hanno notizie di interventi sul passaggio pedonale in via San Fruttuoso, in corrispondenza della Chiesa, che recentemente è stato teatro di un tragico incidente: un mezzo pesante ha travolto un pedone, che è poi deceduto dopo essere stato ricoverato in ospedale”.

Comitato San Fruttuoso

3. Degrado di via Marelli (tra via Tito Speri e via Tazzoli)
Questo tratto di via, che fa parte dell’anello stradale principale del quartiere, non è stato asfaltato da almeno 15 anni. “Il manto stradale è un continuo accumulo di buche e crepe, aggravato dai lavori per la fibra ottica”, denuncia il Comitato. Inoltre, alcuni paletti a protezione dello spazio pedonale sono stati divelti, creando pericoli per i passanti. Il piano rialzato all’incrocio con via Tazzoli è parzialmente sfondato, mettendo a rischio gomme, cerchioni e sospensioni dei veicoli.

4. Degrado di via Tazzoli (tra via Marelli e via San Fruttuoso)
In prossimità del civico 7, dopo alcuni lavori di scavo, una caditoia è stata riposizionata senza rispettare le pendenze, con il risultato che ogni pioggia inonda un tratto della via, causando disagi per pedoni e veicoli. “Chi ha certificato la ‘regolare esecuzione’ di questi lavori?” si chiedono. Sempre su via Tazzoli, il piano rialzato all’incrocio con via Ugo Bassi è danneggiato, creando ulteriori pericoli per i veicoli con bassa altezza da terra, anche a basse velocità.

5. Marciapiedi senza manutenzione da decenni
“Da oltre 30 anni, il marciapiede di via Tazzoli, nel tratto davanti al Pensionato e alla materna Andersen, versa in condizioni di grave degrado. Non è stato mai riasfaltato. Altrettanto trascurato il marciapiede lato nord di via Tito Speri, dove la crescita degli alberi ha trasformato il piano calpestabile in una zona impraticabile per i pedoni”.

Comitato San Fruttuoso

6. Tombini e caditoie in carreggiata
In molte strade del quartiere, il dislivello tra il piano stradale e i tombini/caditoie è tale da rappresentare un serio pericolo per le gomme e i cerchioni delle auto. “Molti tombini sono ostruiti da detriti, impedendo il drenaggio dell’acqua piovana, con conseguenti allagamenti”, fanno sapere.

7. Tracciati sconnessi causa reti della fibra ottica
I lavori di posa della fibra ottica nei mesi estivi del 2024 hanno lasciato segni evidenti. “Le tracce di scavo sono state riempite e coperte con asfalto in modo inadeguato”, si legge nel rapporto. In alcune zone, il terreno si è abbassato creando avvallamenti dove ristagna l’acqua piovana. I residenti si chiedono se il Comune abbia effettuato controlli e certificato la regolarità dei lavori, visto che Monza ha un regolamento rigoroso che, in questo caso, sembra non essere stato rispettato.

8. Segnaletica degradato o divelta
La segnaletica stradale nel quartiere è in gran parte in pessime condizioni. “Molti cartelli sono sbiaditi, ricoperti da muffa, mentre altri sono divelti o piegati”, continua il Comitato San Fruttuoso. Le targhe odonomastiche, sia in pietra che in lamiera, sono ormai illeggibili.

Comitato San Fruttuoso

9. Spartitraffico di via Po
L’annuncio di una piantumazione per lo spartitraffico di via Po, previsto per la fine del 2024, rappresenta un passo positivo. Tuttavia, “è il minimo indispensabile”, spiegano. Gli interventi in quella zona erano attesi sin dal nubifragio dell’ottobre 2013, quando il maltempo abbatté due alberi. Più di dieci anni per un semplice intervento di ripristino.

10. Mini rotonda pericolosa
All’incrocio tra via Po e via Tazzoli, la mini-rotonda presenta evidenti carenze di segnaletica. “La segnaletica verticale sulle precedenze è contraddittoria e i segnali orizzontali sono consumati”, concludono. Inoltre, manca il segnale di obbligo alla rotatoria per chi proviene da via Po. Il rischio di incidenti frontali è evidente.