Ddl sicurezza, cresce l’opposizione: presidio a Monza il 21 febbraio

Diverse realtà associative e politiche di Monza e Brianza scendono in piazza contro il ddl sicurezza del Governo Meloni, ritenuto un pericolo per le libertà individuali e collettive.
Le realtà associative e politiche di Monza e Brianza si mobilitano contro il disegno di legge 1660, noto come “Pacchetto Sicurezza”, promosso dal Governo Meloni. Venerdì 21 febbraio alle ore 18:00, in piazzale Stazione FS – Via Arosio a Monza, si terrà un presidio per esprimere un fermo dissenso verso un provvedimento che, secondo i promotori, limita le libertà individuali e collettive.
A organizzare la manifestazione sono numerose sigle, tra cui Alleanza Verdi e Sinistra Monza e Brianza, ANPI Monza e Brianza, BOA Brianza oltre l’arcobaleno, CGIL Monza e Brianza, CUB Monza e Brianza, +Europa Monza e Brianza, FIAB – Monza in bici, FOA Boccaccio, Giovani Democratici Monza e Brianza, LabMonza, Libera Monza e Brianza, Movimento 5 Stelle Monza e Brianza, Partito Democratico Monza e Brianza, PCI Monza e Brianza, Rifondazione Comunista Monza e Brianza, Sinistra per Desio, USB Monza e Brianza
“Il ddl sicurezza proposto dal Governo, già approvato alla Camera, è un provvedimento sbagliato e pericoloso che contrasta i principi fondamentali e le libertà sancite dalla Carta costituzionale”, dichiarano i promotori. Secondo le realtà organizzatrici, il disegno di legge rappresenta un attacco alle libertà individuali e collettive, limitando il diritto di manifestare e di far sentire la propria voce. “Il ddl sicurezza si inserisce in un clima di guerra globale e di scellerata corsa al riarmo come pericoloso strumento nelle mani di chi ci governa, con il proposito di individuare i più deboli come i nemici da colpire per arginare il malcontento della popolazione determinato da precarietà, carovita e impossibilità di accedere ai diritti universali previsti dalla Costituzione”, affermano gli organizzatori.
Il provvedimento, proseguono, introduce nuove fattispecie di reato che colpiscono chi occupa strade e spazi pubblici o privati, limitando la libertà di dissenso e criminalizzando il disagio sociale. “Il ddl sicurezza limita la libertà di manifestare, di far sentire la propria voce e di rivendicare i diritti di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e precari. Prevede prerogative per i servizi segreti sottratte ai controlli di legalità, riportandoci ai periodi più bui della nostra storia”, sottolineano i promotori del presidio.
Con lo slogan “No al ddl sicurezza, no allo stato di polizia, no alla guerra”, il presidio invita tutta la cittadinanza a scendere in piazza per difendere i principi costituzionali e i diritti fondamentali.