Dispersi in Grignetta: localizzato uno dei cellulari degli escursioni brianzoli nel canalone Caimi

10 febbraio 2025 | 06:49
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Dispersi in Grignetta: localizzato uno dei cellulari degli escursioni brianzoli nel canalone Caimi

Un nuovo sviluppo nelle ricerche di Paolo Bellazzi e Cristian Mauri, i due escursionisti brianzoli dispersi sulla Grignetta da sabato 8 febbraio.

Un nuovo sviluppo nelle ricerche di Paolo Bellazzi e Cristian Mauri, i due escursionisti brianzoli dispersi sulla Grignetta da sabato 8 febbraio. Grazie all’utilizzo di droni dotati di dispositivi di rilevamento, è stato captato il segnale di uno dei loro telefoni nel canalone Caimi, una zona particolarmente impervia e pericolosa.

Le squadre del Soccorso Alpino, impegnate da giorni nelle operazioni, stanno ora concentrando le ricerche in quell’area, sperando di individuare ulteriori tracce dei due alpinisti. Tuttavia, le condizioni meteo avverse e l’instabilità del manto nevoso continuano a rappresentare una sfida per i soccorritori.

Se le condizioni lo permetteranno, nelle prossime ore potrebbero essere effettuati nuovi sorvoli con l’elicottero per ispezionare più da vicino il canalone e le zone circostanti. La speranza è che questo segnale possa portare a una svolta decisiva nelle operazioni di ricerca.

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L’allarme è stato lanciato intorno alle 14:30, quando i due escursionisti di Vimercate e Cambiago, entrambi classe 1976, non hanno fatto ritorno ai Piani dei Resinelli, dove avevano lasciato l’auto. Nonostante le perlustrazioni nei bivacchi e nei rifugi della zona, non è stato trovato alcun indizio della loro presenza.

Sul posto sono intervenute quattro squadre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico della delegazione lariana. Tuttavia, le condizioni meteorologiche avverse e l’instabilità del manto nevoso hanno reso particolarmente difficoltose le operazioni, soprattutto lungo i pendii più esposti.

Per migliorare l’efficacia delle ricerche, si stanno utilizzando droni dotati di dispositivi termici per individuare eventuali tracce di calore nelle aree più impervie.

Il Soccorso Alpino resta mobilitato e pronto a intensificare le ricerche non appena le condizioni lo consentiranno.