Funerale di Cristian Mauri, l’alpinista precipitato sulla Grignetta: le parole emozionanti di chi l’ha conosciuto

Lo stadio gremito. Sul palco si sono susseguiti amici, parenti, famigliari e colleghi: trattenere le lacrime difficile.
Vimercate. Parenti, amici e concittadini. Centinaia di persone questa mattina, sabato 15 febbraio, hanno riempito il Centro Sportivo dell’A.C. Leon in Via degli Atleti per dare l’ultimo saluto a Cristian Mauri, l’alpinista precipitato sulla Grignetta, insieme all’amico Paolo Bellazzi (i cui funerali si terranno nel pomeriggio, alle 14.30, nella chiesa di Cavenago).
Lunghissima la fila delle persone che hanno voluto lasciare una firma, un pensiero, sul libro del ricordo. Un ultimo saluto toccante, reso ancora più emozionante da un grande schermo che durante la cerimonia, proiettava le immagini di Cristian Mauri.
LA TRAGEDIA SABATO 8 FEBBRAIO
Cristian Mauri e Paolo Bellazzi, amici e colleghi, erano grandi appassionati di corsa in montagna. L’ultima loro uscita insieme, quella dell’8 febbraio scorso, però è stata fatale: il maltempo li ha sopresi in vetta. Durante la discesa, qualcosa è andato storto e i due sono caduti nel vuoto. Difficili le operazioni di soccorso che, a causa della poca visibilità e delle pessime condizioni meteo, sono durate diversi giorni. Mercoledì 12 febbraio, la notizia che nessuno avrebbe mai voluto leggere (nè scrivere, ndr): il ritrovamento dei corpi senza vita dei due alpinisti.
LA MERAVIGLIOSA VITA DI CRISTIAN MAURI RACCONTATA DA AMICI E FAMILIARI
“Radici ca tieni”, la musica scelta per l’ultimo saluto a Cristian Mauri. Sul palco allestito per l’occasione si sono susseguiti amici e familiari che, con grande commozione, hanno raccontato la vita di Mauri.
“Vi ringraziamo tutti per la vicinanza e l’affetto dimostrato in questi giorni. Immenso ed infinito grazie a tutti. Ringrazio gli uomini della guardia di finanza, soccorso alpino e i medici. Hanno cercato di fare il massimo ed oltre – recita una lettera scritta dalla moglie Elisa e dal figlio Riccardo – Infinitamente grazie di aver recuperato i corpi dei nostri cari. Grazie a tutti. Cristian a volte era un po’ brusco e anche testa calda. In 26 anni insieme ne abbiamo affrontate di tutte, di belle e brutte. L’unico conforto è che questa disgrazia gli è capitata mentre faceva qualcosa che amava. Lascerà un immenso vuoto ma lo terremo sempre vivo nei nostri cuori e nei nostri ricordi sempre bello e sorridente.”
Presenti al funerale, anche i volontari dei vigili del fuoco, la polizia locale e gli amici dell’AC Leon. Proprio uno di loro, molto commosso ha ricordato sul palco: “Cristian aveva un sorriso bellissimo, ti sorrideva con gli occhi. Era brusco e duro nei modi, ma dentro era una persona meravigliosa. Quel bene e quella dolcezza noi l’abbiamo vissuta sui campi da calcio. Era uno dei nostri pilastri”.

Toccanti anche le parole di Don Paolo: “ho accompagnato Cristian da piccolino all’oratorio – dice – ha concluso troppo in fretta la sua vita ma ha lasciato segni belli nelle persone che ha incontrato. Gli amici, i colleghi, familiari, la sorella, i nipoti. Il mio consiglio è quello di non sprecare mai un giorno e di non abbattersi mai”.
Sul palco, per l’ultimo saluto anche Nonno Branca: “ringrazio l’amministrazione comunale per aver dichiarato il lutto cittadino. Abbiamo condiviso la passione del calcio – parla commosso – Grazie del tuo impegno regalato ai nostri giovani calciatori, quelli a cui hai insegnato che non avevano bisogno di consigli sulle tecniche ma di concentrarsi sulla vittoria di squadra, non deprimersi con una sconfitta, il rispetto delle regole e a non urlare mai. Il destino non ha potuto toglierti dal cuore di ognuno di noi, di quelli che dopo aver sperato nel miracolo di riabbracciarti si sono dovuti rassegnare alla tristezza, alle lacrime e alla preghiera. Avevi tante famiglie: della corsa, della montagna, della società sportiva, del lavoro e poi la tua famiglia, la più importante”.
FUNERALE DI CRISTIAN MAURI: LE PAROLE COMMOSSE DI CHI L’HA CONOSCIUTO
Anche gli amici della corsa l’hanno salutato: “trasmetteva forza, tenacia e determinazione. Era una persona molto determinata e molto generosa come solo sanno esserlo le persone che si vogliono bene. Lui si voleva bene e penso sia questo il segreto della sua disponibilità nel fare le cose per gli altri. Qualcuno avrà pensato che quel maledetto giorno non doveva andare in Grignetta. È un pensiero legittimo ma Cristian era un esperto di montagna e non ha sbagliato niente. Grazie di tutto Cri”.
Anche i nipoti sono saliti sul palco. “sei stato un secondo padre, mi ricordo tutti i momenti passati insieme. Zio, ho pianto tanto in questi giorni, ancora non riesco a capacitarmi che non ti vedrò più e non ti abbraccerò più. Mancherai a tutti. Eri una persona speciale. Spero che tu adesso sia felice di fianco a nonna e nonno. Ti voglio bene zio, baci”. E Giorgia aggiunge: “non so nemmeno da dove iniziare. Ho il cuore distrutto, il dolore è tanto e forte. Non ci sono parole giuste per ringraziarti. Sono distrutta da questo dolore incolmabile. Sei stato come un papà, ci facevi ridere e riflettere”.