Industria tra crescita e incertezze: il 2024 si chiude bene, ma il 2025 parte in salita

28 febbraio 2025 | 20:58
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Industria tra crescita e incertezze: il 2024 si chiude bene, ma il 2025 parte in salita

L’analisi della Camera di Commercio conferma segnali positivi, con Milano in testa per produzione e fatturato

L’industria nelle province di Milano, Monza Brianza e Lodi chiude il quarto trimestre 2024 con dati nel complesso positivi, secondo l’analisi congiunturale del Servizio Studi Statistica e Programmazione della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi. La produzione cresce rispetto all’anno precedente, con performance migliori nel capoluogo lombardo, mentre Monza Brianza registra stabilità e Lodi mostra un buon recupero.

Monza Brianza: stabilità produttiva e crescita del fatturato

La produzione industriale in Brianza è rimasta stabile rispetto al quarto trimestre 2023, segnando un +0,0%, in linea con il dato lombardo (+0,2%). Tuttavia, il fatturato brianzolo cresce del +3,1%, superando ampiamente la media regionale (+1,3%). Il portafoglio ordini del settore manifatturiero mostra una tenuta inferiore rispetto alla media lombarda (+0,1% contro +2,2%). Sul piano congiunturale, nel confronto con il terzo trimestre 2024, si registra una leggera contrazione della produzione (-0,4%), mentre il fatturato mostra un aumento del +0,5%. Gli ordini esteri subiscono un calo del -2,6%, mentre quelli interni restano stabili (+0,1%).

Il commento delle aziende associate a Confimi Industria

La tesi generale è che il 2024 ha visto una stabilizzazione dopo una crescita iniziale, ma il 2025 si preannuncia come un anno di difficoltà significative, condizionato da incertezze macroeconomiche e problematiche di mercato specifiche. Questo è quanto emerso dalle interviste di alcune aziende associate a Confimi Industria.

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Franco Goretti, Presidente CONFIMI INDUSTRIA MONZA E BRIANZA, titolare di Assograph srl ha dichiarato: “I settori imballaggi da spedizione secondari – terziari da noi prodotti unitamente ai materiali pubblicitari litografati e flessografati per punti vendita normalmente utilizzati per la vendita di prodotti alimentari, dolciari e chimici per uso domestico in GDO GDS , fabbricati da noi su commesse specifiche per le varie industrie manifatturiere, hanno manifestato nell’anno passato una richiesta altalenante partendo con buon ritmo nel primo trimestre con un incremento del 12% raffrontato con il medesimo periodo dell’anno 2023. Nel secondo terzo trimestre e quarto trimestre tale tendenziale migliorativo è rientrato portandoci come risultato finale un sostanziale pareggio. Nel campo degli espositori dei prodotti alimentari, dolciari ed igiene per la casa abbiamo ottenuto nel primo trimestre 2024 una crescita del 15% se raffrontata con il medesimo periodo 2023, ma nel restante periodo d’anno si è mantenuto il tendenziale favorevole. Altro discorso per il 2025, nei 2 mesi trascorsi si è manifestata una caduta drastica delle richieste in tutti i settori di nostra competenza con riduzioni, al confronto col il precedente esercizio, attorno al 30-35%. La nostra sensazione è che i vari produttori salvo rare eccezioni stiano attendendo dei chiarimenti dal mercato del consumo che ancora per qualche tempo non saranno esplicitati, situazione che francamente non è a lungo tollerabile”.

Generico marzo 2025

Il settore degli imballaggi per la GDO e GDS ha vissuto un 2024 a doppia velocità: un primo trimestre in forte crescita (+12%), seguito da una progressiva stabilizzazione. Anche gli espositori per prodotti alimentari, dolciari e per l’igiene della casa hanno chiuso bene il 2024. Ma il 2025 è iniziato con una frenata brusca. Cesare Fossati, consigliere CONFIMI Industria Monza Brianza e titolare di Wilbra Srl, lancia l’allarme: “Nei primi due mesi dell’anno la domanda è crollata del 30-35%”. Un dato che, se confermato, potrebbe segnare un anno nero per il comparto.

Chimica: tra stabilità e ritardi nelle forniture Se la Camera di Commercio registra un +4,5% nel settore chimico, il dato non trova riscontro nelle aziende. Fossati sottolinea: “Abbiamo ripetuto i risultati precedenti, ma tra i nostri fornitori emerge un quadro negativo”. A peggiorare la situazione, le difficoltà logistiche globali: il blocco del Canale di Suez e la necessità di circumnavigare l’Africa stanno causando ritardi nelle consegne e aumenti nei costi di produzione.

Fumagalli

Per Fumagalli Guarnizioni, il quarto trimestre 2024 è stato complicato. Anna Lisa Fumagalli, titolare dell’azienda, evidenzia un calo del 15% negli ordini e nel fatturato: “Il 2024 si è salvato grazie ai mesi precedenti, ma il 2025 è un’incognita”.

Un elemento di forte preoccupazione è la politica commerciale degli USA: i nuovi dazi su gomma, plastica e chimica potrebbero ridurre drasticamente la competitività del Made in Italy, mettendo in difficoltà le aziende che esportano o forniscono clienti con mercati di sbocco negli Stati Uniti. scrivi articolo accattivante