Lorenzo Rovagnati, una vita spesa per l’azienda di famiglia: aspettava con ansia il terzo figlio dalla moglie

6 febbraio 2025 | 09:47
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Lorenzo Rovagnati, una vita spesa per l’azienda di famiglia: aspettava con ansia il terzo figlio dalla moglie

Lorenzo Rovagnati, aveva 41 anni, due figli piccoli e un terzo in arrivo. Un futuro radioso si stagliava all’orizzonte, ma il destino ha deciso diversamente. Insieme a lui sono deceduti i due piloti.

Era un imprenditore brillante, un marito innamorato, un padre affettuoso. Lorenzo Rovagnati, amministratore delegato della storica azienda di famiglia, è stato strappato alla vita ieri sera in un tragico incidente in elicottero, lasciando dietro di sé un vuoto incolmabile. Aveva 41 anni, due figli piccoli e un terzo in arrivo. Un futuro radioso si stagliava all’orizzonte, ma il destino ha deciso diversamente. Insieme a lui sono deceduti i due piloti.

Un amore da favola

Il primo giugno 2019, Lorenzo aveva sposato Federica Sironi, la donna con cui aveva costruito una vita di complicità e amore. Un matrimonio da favola celebrato nella chiesa dei Santi Gervaso e Protaso a Macherio, dove vivevano, a pochi passi dalla villa berlusconiana, simbolo di una Brianza operosa e ambiziosa. Con Federica condivideva tutto, anche la passione per l’azienda di famiglia, dove spesso la si vedeva accompagnata dai bambini. Erano una coppia solida, unita, pronta ad accogliere il loro terzo figlio.

L’incidente e le indagini

Le ipotesi degli inquirenti si concentrano su due possibili cause: un errore del pilota, reso cieco dalla scarsa visibilità, o un guasto meccanico all’elica di coda. La Procura ha disposto il sequestro della scatola nera e dei piani di volo. Intanto, il dolore per questa tragedia si diffonde a macchia d’olio, toccando non solo la famiglia, ma anche il mondo dell’imprenditoria italiana.

sede rovagnati

Un’eredità di eccellenza

Lorenzo non era solo un manager di successo, era il volto di un marchio che ha fatto la storia dell’agroalimentare italiano. La Rovagnati nasce nel 1941, grazie all’intuizione di Angelo Ferruccio, che decide di investire nella produzione di burro e formaggi. Ma è Paolo, padre di Lorenzo, a imprimere la svolta decisiva: negli anni ’60 punta tutto sui salumi, sfidando il pregiudizio che vedeva il prosciutto cotto come un prodotto di serie B.

La qualità e l’innovazione diventano il marchio di fabbrica dell’azienda. Negli anni ’80 nasce il celebre Gran Biscotto, il prosciutto cotto marchiato a fuoco che rivoluziona il settore. Il successo è immediato. Rovagnati entra nelle case degli italiani, diventa sinonimo di eccellenza. Gli anni ’90 vedono l’azienda sbarcare in televisione con Mike Bongiorno, un’icona che rafforza il legame con il pubblico.

Negli anni 2000 l’espansione non si ferma: impianti all’avanguardia, sostenibilità ambientale, ricerca costante. Poi l’internazionalizzazione, con l’apertura di stabilimenti negli Stati Uniti e in altri Paesi. Lorenzo, insieme al fratello Ferruccio, era il volto di questa nuova era, il ponte tra la tradizione e il futuro.

Oggi la famiglia Rovagnati piange un uomo che avrebbe dovuto guidare l’azienda verso nuovi orizzonti. Un uomo che era più di un imprenditore: era un marito, un padre, un sognatore.