Maestri del Lavoro, le donne? Ancora lontana la parità, ma…

27 febbraio 2025 | 10:45
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Maestri del Lavoro, le donne? Ancora lontana la parità, ma…
Da sinistra, Raffaella Pessina; Lucia Sperandio e Gabriella Caldarone

Noi di MBNews abbiamo conosciuto tre Maestre del Lavoro: Raffaella Pessina; Lucia Sperandio, Consigliere e Segretario Provinciale e attiva come volontaria nel settore della formazione scolastica e infine Gabriella Caldarone, con alle spalle più di 35 anni di servizio nella Governance di Leonardo Spa.

In Italia, le donne che ottengono la prestigiosa “Stella al Merito del Lavoro” sono ancora una minoranza. A Monza e Brianza, su 200 Maestri del Lavoro, solo 37 sono donne. Un divario che riflette una realtà ancora fortemente sbilanciata nel mondo del lavoro, soprattutto nel settore STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Nonostante le difficoltà, le Maestre del Lavoro della provincia non si arrendono e continuano a impegnarsi per un futuro più inclusivo.

Noi di MBNews abbiamo conosciuto tre di queste Maestre del Lavoro: Raffaella Pessina; Lucia Sperandio, Consigliera Provinciale e attiva come volontaria nel settore della formazione scolastica e infine Gabriella Caldarone, con alle spalle più di 35 anni di servizio nella Governance di Leonardo Spa.

Maestre del lavoro: un’onorificenza che premia l’eccellenza

La “Stella al Merito del Lavoro” è un riconoscimento conferito dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministero del Lavoro a chi si distingue per perizia, laboriosità, buona condotta morale e contributi all’innovazione tecnologica e alla sicurezza. Tra le insignite di Monza e Brianza ci sono Gabriella, Lucia e Raffaella, che da anni si impegnano per abbattere le barriere di genere nel lavoro e nella formazione.

Un percorso in salita: il racconto delle protagoniste

Gabriella, ad esempio, ha iniziato la sua carriera nel 1987 in Leonardo (ex Fiar SpA, gruppo Finmeccanica), quando le donne laureate in materie scientifiche erano appena due nello stabilimento di Milano Montefeltro. “La situazione è migliorata, ma ancora oggi non si raggiunge il 30%”, racconta. Dopo una lunga carriera nel settore dell’innovazione tecnologica, ha lasciato l’azienda nel 2023 come Responsabile del Technology Continuous Improvement.

maestre del lavoro Monza e Brianza, Gabriella Calderone Gabriella

Anche Lucia ha vissuto un’esperienza simile nel mondo dell’ingegneria elettronica. “All’inizio degli anni ’80, nelle R&S di Telettra (ora Nokia) a Vimercate eravamo solo 5-6 donne su circa 150 dipendenti. Fortunatamente, i colleghi ci hanno sempre sostenute e mai ostacolate”, spiega. Oggi, lavora come consulente per le piccole e medie imprese sulla trasformazione aziendale e il GDPR.

La testimonianza di Raffaella evidenzia una situazione ancora più emblematica: “Quando ho iniziato a studiare Ingegneria Civile al Politecnico di Milano, negli edifici universitari mancavano i bagni per le donne. Oggi la presenza femminile nei corsi STEM è cresciuta, ma ci sono ancora molte barriere da superare”. Dopo un lungo percorso nel settore dei trasporti, ora lavora nella logistica integrata, un ambito in cui le donne stanno guadagnando sempre più spazio.

Maestre del lavoro Monza e Brianza: l’impegno per il futuro

Le Maestre del Lavoro non si limitano a raccontare la loro esperienza, ma sono attivamente impegnate per favorire il cambiamento. Oltre a svolgere attività di volontariato nelle scuole per aiutare gli studenti nelle loro scelte formative, a livello nazionale la Federazione promuove convegni e iniziative per sensibilizzare sulle tematiche di genere e sulla presenza femminile nei settori più innovativi.

“Le sfide sono ancora molte, ma la nostra testimonianza dimostra che è possibile emergere e lasciare il segno”, affermano all’unisono Gabriella, Lucia e Raffaella. Con il loro esempio, continuano a ispirare le nuove generazioni, contribuendo a costruire un mondo del lavoro più equo e inclusivo.