Prolungamento M5 fino a Monza: il PD chiede un impegno unanime per la realizzazione dell’opera

Secondo il PD di Monza, è inaccettabile che oggi, dopo quasi dieci anni di lavori progettuali e decisioni condivise, si possa pensare di mettere in discussione la tratta finale della M5.
Monza. Il prolungamento della metropolitana Lilla M5 fino a Monza, e in particolare fino al Polo Istituzionale di via Lario, è un’opera considerata di vitale importanza per la città e per l’intera Regione Lombardia. A sostenerlo è la segreteria del Partito Democratico di Monza, che ribadisce con forza la necessità di procedere con il progetto nella sua interezza, senza ridimensionamenti o cancellazioni.
Negli ultimi giorni, infatti, si è tornato a parlare della possibilità di rivedere il piano per l’estensione della linea metropolitana,ipotizzando soluzioni alternative a causa dell’aumento dei costi dell’opera. Il PD monzese si oppone fermamente a questa eventualità, sottolineando che il progetto non può essere messo in discussione dopo anni di studi, approvazioni e condivisione istituzionale.
Un’opera strategica per Monza e la Lombardia
L’idea del prolungamento della M5 fino a Monza nasce nel periodo 2015-2017, quando il piano ricevette il pieno sostegno di tutti gli enti coinvolti: Regione Lombardia, Comuni di Milano, Monza, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni, oltre ai Ministeri competenti. Il progetto è sempre stato riconosciuto come strategico per la mobilità regionale e per il miglioramento della qualità dell’aria.
La sua realizzazione consentirebbe infatti di ridurre significativamente il traffico privato lungo le principali direttrici di accesso a Milano, migliorando così la vivibilità e abbattendo le emissioni inquinanti in una delle aree più critiche d’Europa per la qualità dell’aria.
Secondo il PD di Monza, è inaccettabile che oggi, dopo quasi dieci anni di lavori progettuali e decisioni condivise, si possa pensare di mettere in discussione la tratta finale della M5.
Aumento dei costi: un ostacolo superabile
Uno degli argomenti sollevati per giustificare un possibile ridimensionamento dell’opera è l’aumento dei costi, passati da 1,2 miliardi a circa 1,8 miliardi di euro. Tuttavia, il PD respinge l’idea che questi extracosti possano rappresentare un ostacolo insormontabile, ricordando che in Italia ogni grande infrastruttura ha sempre subito aggiornamenti economici, senza che questo ne abbia determinato la cancellazione.
Di conseguenza, l’appello del Partito Democratico è chiaro: tutte le forze politiche e istituzionali devono impegnarsi affinché vengano reperite le risorse mancanti, circa 600 milioni di euro, coinvolgendo Governo, Ministero dei Trasporti, Ministero dell’Economia e Regione Lombardia.
“Il Partito Democratico di Monza invita tutti i rappresentanti del territorio eletti in Parlamento e nel Consiglio Regionale della Lombardia a respingere senza se e senza ma le intenzioni di coloro che pensano di risolvere il problema cancellando con un tratto di penna il prolungamento della M5 fino a Monza, Polo Istituzionale. Regione Lombardia, in stretta collaborazione con i Comuni di Milano, Monza Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni e con il supporto dei parlamentari lombardi devono, al più presto, interessare il Governo, il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e del Tesoro affinché si impegnino a trovare le necessarie risorse economiche” si legge in una nota stampa.
“Il territorio di Monza e della Brianza attende da oltre 50 anni la realizzazione della metropolitana fondamentale antidoto all’inquinamento dell’aria che respiriamo. È bene inoltre ricordare che Monza decise a suo tempo di ospitare sul proprio territorio il deposito di M5 (struttura che manca alla linea e la cui assenza ne limita la gestione ottimale) proprio in virtù dell’interesse generale per l’opera di prolungamento a Monza dell’M5. Se così non fosse è altrettanto evidente che verrebbero meno anche le ragioni poste alla base di quella scelta. Ricordiamo a tutti che il progetto è unitario e sulla base di “quel” progetto sono già stanziati la quasi totalità dei fondi necessari e che, di certo, nessuno può pensare di destinare altrove. Non è più tempo di balletti e mezze verità: se mancano seicento milioni per appaltare l’opera le Istituzioni e gli Enti interessati possono, se vi è una volontà politica comune e determinata, trovare la soluzione. Oggi, quello che conta è trovare, di nuovo come un decennio fa, quell’unità d’intenti indispensabile per superare gli ostacoli e proseguire senza indugi per assicurare ai nostri cittadini una qualità di vita e di salute migliori. Il prolungamento dell’M5 si deve fare e noi faremo di tutto affinché sia realizzata”.