Prolungamento M5. LabMonza all’attacco: “No a una metro a metà, servono certezze”

26 febbraio 2025 | 12:06
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Prolungamento M5. LabMonza all’attacco: “No a una metro a metà, servono certezze”

Il dibattito sul prolungamento della metropolitana M5 fino a Monza si accende con nuove polemiche.

Il dibattito sul prolungamento della metropolitana M5 fino a Monza si accende con nuove polemiche. Dopo il flash mob in lilla di sabato e dopo l’Ordine del Giorno presentato in Consiglio comunale per chiedere garanzie sulla realizzazione completa del progetto, oggi anche LabMonza interviene con un comunicato dai toni duri, attaccando Regione Lombardia per il rischio di un’infrastruttura incompiuta e per la gestione degli extracosti.

LabMonza contro il frazionamento del progetto

Secondo LabMonza, la suddivisione del prolungamento in più lotti finirebbe per penalizzare i quartieri di Bettola e San Rocco-Casignolo, aumentando traffico e inquinamento senza risolvere i problemi di mobilità. “Non vogliamo un progetto monco”, afferma l’Assessora Arianna Bettin, sottolineando la necessità di un’opera che serva davvero i cittadini e non solo alcuni punti strategici.

Il movimento critica anche l’ipotesi di ridurre il numero di fermate monzesi, una soluzione che definisce “un compromesso al ribasso inaccettabile”, dannoso per lavoratori e studenti costretti a usare l’auto per mancanza di alternative di trasporto pubblico.

Flash Mob per sbloccare i lavori della metro Una foto del flash mob di sabato in centro Monza

Il nodo dei finanziamenti e l’attacco alla Regione

LabMonza accusa Regione Lombardia di fare scelte politiche sbilanciate, destinando fondi a opere come la Pedemontana mentre i 589 milioni di euro necessari per la metro rimangono senza copertura. “Un ostacolo insormontabile solo per chi finge di non vedere”, attacca Francesco Racioppi, chiedendo un impegno chiaro e immediato per completare il progetto come previsto.

Un pressing su tutti i livelli istituzionali

Sulla questione interviene anche Lorenzo Spedo, Consigliere comunale di LabMonza: «Sono diversi gli stakeholder istituzionali che hanno influenza su M5: Comune di Monza, Comune di Milano, Provincia di Monza e Brianza, Città Metropolitana di Milano, Regione Lombardia, Parlamento, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Comune di Monza, attraverso l’operato del Sindaco Pilotto e dell’Assessorato ai Trasporti, sta facendo ogni sforzo possibile per portare la metropolitana in città, mentre gli altri livelli istituzionali si adagiano sugli allori, quando non remano attivamente contro». Spedo punta il dito contro le istituzioni che stanno ostacolando il progetto: «Regione Lombardia, il Governo e il Parlamento ci privano delle risorse necessarie, mentre il Comune di Milano non fornisce il supporto istituzionale e tecnico che sarebbe essenziale per lo sblocco dell’opera. Non solo, si spingono oltre, ipotizzando lottizzazioni che espongono al rischio di avere un’infrastruttura incompiuta.

Vertice fra sindaci a Milano

E mentre la battaglia per il prolungamento della M5 continua: le prossime ore saranno decisive per capire il destino di un’infrastruttura attesa da anni. Domani, 27 febbraio, è infatti in programma a Palazzo Marino un vertice fra il sindaco di Monza Paolo Pilotto e gli omologhi di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefanodi Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardiper approfondire i prossimi passaggi necessari a procedere con l’iter di realizzazione del prolungamento della linea lilla fino a Monza.