Monza: protesta contro il Ddl Sicurezza, in piazza sindacati e cittadini

Circa un centinaio di persone si sono riunite in via Arosio, davanti alla stazione, per manifestare il loro dissenso contro il disegno di legge 1660, il cosiddetto “pacchetto sicurezza” del Governo Meloni
Monza. Circa un centinaio di persone si sono riunite in via Arosio, davanti alla stazione, per manifestare il loro dissenso contro il disegno di legge 1660, il cosiddetto “pacchetto sicurezza” del Governo Meloni. La mobilitazione ha visto la partecipazione di sindacati, associazioni, cittadini e simpatizzanti, tutti uniti per esprimere preoccupazione per le misure previste dal provvedimento, già approvato alla Camera.
“Sicurezza è inclusione e solidarietà, non repressione e criminalizzazione. Ci stiamo mobilitando per contrastare la linea politica repressiva e autoritaria di questo disegno di legge”, hanno dichiarato gli organizzatori della protesta. Secondo i manifestanti, il Ddl Sicurezza minaccia i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione, limitando la libertà di manifestare e rendendo più difficile per lavoratori, studenti e cittadini far sentire la propria voce.
Tra i punti più contestati della legge, la previsione di nuove pene detentive per chi occupa strade, spazi pubblici o privati durante le proteste, nonché l’introduzione del reato di resistenza passiva, che secondo i manifestanti rischia di reprimere anche le forme più pacifiche di dissenso.
Carcere anche per donne incinte e migranti nel mirino
Preoccupazione anche per le misure che inaspriscono il sistema carcerario, estendendo le possibilità di detenzione anche per le donne in gravidanza o con figli fino a un anno di età. “Una scelta che ignora la tutela dei minori e delle madri, andando contro i più basilari diritti umani”, hanno commentato i portavoce della protesta.
Altro tema caldo della manifestazione è stato il trattamento riservato ai migranti. Secondo i manifestanti, il Ddl Sicurezza introduce misure che li criminalizzano per la loro stessa condizione, anche in assenza di reati. “Si colpiscono persone già vulnerabili, rafforzando un clima di paura e discriminazione”, hanno denunciato i partecipanti alla protesta.
La manifestazione si è svolta in modo pacifico, con cori e cartelli contro il provvedimento governativo.