L’ex lavatoio di via Marsala punta a diventare custode di memoria

L’assessora Viviana Guidetti, annuncia la ristrutturazione dell’ex lavatoio di via Marsala per creare il Polo dell’Antico.
Uno Polo dell’antico che comprende il Fondo antico e l’Archivio storico: l’intenzione dell’assessora di Monza alle Biblioteche, Viviana Guidetti, è di rimettere completamente a nuovo l’ex lavatoio di via Marsala, piccola testimonianza del liberty lombardo, che da decenni versa in gravi condizioni di degrado. In passato è stato più volte sfruttato come spazio per le associazioni e i suoi locali sono stati utilizzati anche come deposito della polizia locale. Il finanziamento messo a disposizione dell’amministrazione comunale per avviare i lavori di ristrutturazione è di due milioni di euro e i lavori potrebbero già iniziare nel 2025.
“L’intervento è inserito nel piano delle opere pubbliche – ha dichiarato l’assessora – E non è un caso che il Polo dell’antico venga realizzato proprio lì, vicino al liceo Musicale e a quello Coreutico”. Per allestirlo verranno utilizzati tutti i sistemi più moderni.” Antimuffa, antibatterico e antifungino – ha aggiunto Viviana Guidetti – I locali che ospiteranno il Polo dell’antico saranno messi in sicurezza e utilizzeremo materiali ignifughi“.

L’ex lavatoio di via Marsala risale ai primi del Novecento ed è stato utilizzato fino agli anni Settanta. Si tratta di uno degli edifici più suggestivi di Monza, legato a uno stile di vita completamente sparito. Era un vero e proprio hammam alla monzese dove fare bagno, doccia e lavare i vestiti. Era aperto da venerdì a domenica. Il bagno costava 150 lire, mentre la doccia 100. Gli asciugamani venivano distribuiti gratuitamente, ma il sapone no. Quello lo si doveva portare da casa. Attualmente, le sue condizioni sono veramente pessime: basti dire che in alcuni punti è persino crollato il tetto. La parte del lavatoio vero e proprio, che confina con i locali della Croce Rossa, dovrebbe essere valorizzato.
L’orientamento dell’assessora è di utilizzare quegli spazi per realizzare delle aule ricreative o didattiche. Il Fondo antico, che conta i testi dal 1500 alla metà del 1800, si trova attualmente a Milano e non è consultabile: l’amministrazione vorrebbe riportarlo a Monza e metterlo a disposizione di tutti i cittadini. Mentre l’Archivio storico, una raccolta di quasi seimila documenti e di 1700 registri che raccontano la storia della città dal XV secolo al Secondo dopoguerra, si trova nello stabile ex Fiom – Cgil di via Enrico da Monza 4.