Monza, truffa smascherata: il telefono resta acceso e incastra i ladri di anziani

Un uomo e una donna, specializzati in truffe ai danni di anziani, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato di Monza e della Brianza dopo aver derubato una signora di 85 anni nella sua abitazione.
Un colpo studiato nei minimi dettagli, ma finito con le manette ai polsi. Un uomo e una donna, specializzati in truffe ai danni di anziani, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato di Monza e della Brianza dopo aver derubato una signora di 85 anni nella sua abitazione.
Il blitz della Polizia
Tutto è iniziato nel pomeriggio di sabato 15 febbraio, intorno alle 17:00, quando una chiamata al 112 ha segnalato un’auto parcheggiata ai margini della strada, con a bordo due persone dall’atteggiamento sospetto. I dettagli forniti al telefono sono stati preziosi: i poliziotti, arrivati immediatamente sul posto, hanno notato un uomo uscire in tutta fretta da un palazzo, mentre una donna lo aspettava vicino al veicolo, con lo sguardo attento a scrutare l’area circostante.
L’uomo, vedendo gli agenti, ha tentato di fuggire avviando l’auto, ma la Polizia ha bloccato la sua via di fuga tagliandogli la strada. A quel punto, entrambi i sospettati sono stati sottoposti a controllo.
Refurtiva e telefonata sospetta
Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato un cofanetto blu contenente numerosi monili in oro e orologi di valore, oltre a 680 euro in contanti, probabilmente il bottino della truffa appena messa a segno. Non solo: l’uomo stava parlando al telefono tramite WhatsApp e, nel tentativo di disfarsene, ha provato a nascondere il cellulare.
Intuendo che la truffa fosse ancora in corso, i poliziotti sono entrati nel palazzo e hanno raggiunto l’appartamento da cui era uscito l’uomo. All’interno, hanno trovato una signora classe 1939 visibilmente scossa, che ha raccontato di aver ricevuto la visita di un individuo robusto, con cappello nero e occhiali da sole, il quale, con una scusa banale, era riuscito a intrufolarsi in casa e rovistare tra i cassetti, lasciando l’appartamento a soqquadro.
Quando gli agenti le hanno mostrato gli oggetti recuperati, la donna ha subito riconosciuto i gioielli e l’orologio come suoi. Inoltre, sul tavolo c’era ancora il telefono di casa con la cornetta alzata: la conversazione era ancora attiva da ben 40 minuti.
Un piano studiato, ma fallito
Il modus operandi della coppia era chiaro: mentre l’uomo distraeva la vittima e rovistava nella casa, la complice faceva da palo, pronta a segnalare qualsiasi pericolo. Un terzo complice, probabilmente al telefono, teneva impegnata l’anziana in una conversazione per evitare che chiamasse aiuto.
Grazie alla prontezza della Polizia e alla segnalazione del cittadino, il piano è stato smascherato e la coppia è stata arrestata in flagranza di reato. Ora dovranno rispondere di truffa e furto aggravato.