Incidente elicottero Rovagnati: nominato un consulente, tre mesi per le risposte

Sarà Stefano Benassi, ex pilota e comandante aeronautico, a far luce sulla dinamica e le cause dell’incidente che il 5 febbraio è costato la vita a Lorenzo Rovagnati, amministratore delegato dell’omonimo gruppo, e ai due piloti Flavio Massa e Leonardo Italiani.
Sarà Stefano Benassi, ex pilota e comandante aeronautico, a far luce sulla dinamica e le cause dell’incidente che il 5 febbraio è costato la vita a Lorenzo Rovagnati, amministratore delegato dell’omonimo gruppo, e ai due piloti Flavio Massa e Leonardo Italiani. La Procura di Parma gli ha affidato l’incarico di consulente tecnico, con il compito di stabilire se la tragedia sia stata provocata da un errore umano, da un difetto di costruzione o manutenzione, oppure da altri fattori esterni.
Le indagini sono coordinate dai Carabinieri e hanno visto la partecipazione degli avvocati delle parti coinvolte. Per la famiglia Rovagnati è presente l’avvocato Pierluigi Samarotto dello studio Pirola di Milano, mentre la società Hoverfly, per cui lavoravano Massa e Italiani, è seguita dai legali Pierluigi Collura e Giulio Ursini. Il consulente avrà tre mesi per presentare la sua relazione.
Parallelamente, ieri è stato affidato l’incarico per le autopsie a Valentina Bugelli, responsabile dell’Istituto di medicina legale di Parma. L’elicottero, un AgustaWestland AW109, è precipitato all’interno di un terreno di proprietà della famiglia Rovagnati, a Castelguelfo di Noceto. Il velivolo era partito poco prima e, per cause ancora da accertare, ha perso quota fino a schiantarsi al suolo.