Un’operazione senza precedenti. Un orrore nascosto tra le pieghe del web, smascherato grazie al lavoro incessante di 500 agenti della Polizia Postale. Con oltre 100 perquisizioni, anche nella provincia di Monza e Brianza, e 34 arresti, l’operazione “Hello”, coordinata dalla Procura di Catania, ha disarticolato una delle reti più oscure della pedopornografia online. Le vittime? Bambini anche piccolissimi.
Materiale raccapricciante e un sistema blindato
Negli appartamenti perquisiti, dispositivi informatici carichi di terrore: decine di migliaia di file, immagini e video raccapriccianti, nascosti dietro sofisticati sistemi di crittografia e cloud inaccessibili. Un’architettura dell’orrore, costruita per celare l’indicibile.
Ma la determinazione e la tecnologia avanzata della Polizia Postale hanno scardinato ogni difesa. Gli investigatori, attraverso complesse operazioni sotto copertura su piattaforme di messaggistica istantanea, hanno infiltrato gruppi segreti dove il materiale veniva scambiato con una freddezza agghiacciante. Tra gli scambi, anche video di abusi e persino episodi di zooerastia (con animali) con vittime minori.
L’anonimato sembrava il loro scudo. Si nascondevano dietro barriere digitali impenetrabili, convinti di essere al sicuro. Ma la competenza degli esperti di digital forensic ha permesso di risalire ai responsabili, decrittando dati, smontando codici e ricostruendo i percorsi digitali. Un lavoro certosino, che ha portato all’identificazione degli indagati e al recupero di prove fondamentali.
Perquisizioni anche in Brianza
L’operazione ha toccato ogni angolo d’Italia, inclusa la Brianza, dove sono scattati sequestri e controlli per fermare questa rete di abusi.
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