Nel Parco tornano i “drive-in” della droga: e spunta l’incubo Fentanyl

24 febbraio 2025 | 09:27
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Nel Parco tornano i “drive-in” della droga: e spunta l’incubo Fentanyl

Il Parco delle Groane torna sotto i riflettori per la drammatica situazione legata allo spaccio di droga e alla criminalità.

Il Parco delle Groane torna sotto i riflettori per la drammatica situazione legata allo spaccio di droga e alla criminalità. A lanciare l’allarme è Dante Cattaneo, politico ed ex vicesindaco di Ceriano Laghetto, che denuncia la crescente emergenza sicurezza nella vasta area verde a nord di Milano.

Cattaneo evidenzia due minacce principali: da un lato, l’incubo Fentanyl, la droga sintetica che sta devastando gli Stati Uniti, un potente oppioide sintetico, 50 volte più potente dell’eroina, e che rischia di diffondersi anche in Italia; dall’altro, le bande criminali nordafricane che hanno trasformato i boschi del Parco delle Groane in vere e proprie centrali dello spaccio, con conseguenze devastanti per il territorio e la popolazione.

spaccio parco delle groane

Boschi occupati

Da anni il Parco delle Groane è teatro di un’intensa attività di spaccio, con i cosiddetti “drive-in” della droga, dove i clienti acquistano direttamente dai pusher senza nemmeno scendere dall’auto. Questo fenomeno ha provocato incidenti stradali, rapine e furti, con i tossicodipendenti disposti a tutto pur di procurarsi una dose. Le bande di spacciatori hanno occupato militarmente il territorio, rendendo alcune aree inaccessibili ai cittadini. Passeggiare nel parco è diventato pericoloso, con continue segnalazioni di aggressioni, violenze e degrado.

“Non possiamo restare a guardare”

Cattaneo, da sempre in prima linea nella lotta allo spaccio nel Parco delle Groane, non usa mezzi termini: “Tutte questioni per le quali i Sindaci non possono giocare allo scarica-barile, ma devono occuparsene in collaborazione con enti, istituzioni e forze dell’ordine (che non smetterò mai di ringraziare, a differenza di altri, per tutto quello che fanno per noi). Stando in prima linea, non nelle retrovie”