Dai rifiuti abusivi a un nuovo futuro: il Parco Media Valle Lambro si fonde col Parco Nord

Il Plis entra nel perimetro del Parco Nord. Il sindaco di Brugherio Assi: “Così nuove possibilità di sviluppo, di progetti dedicati e di intercettare bandi europei”.
Convenzione firmata e futuro segnato per il Parco Media Valle Lambro, tra Brugherio, Milano, Monza, Sesto, Cologno. Il plis che comprende in parte terreni brianzoli, balzato alle cronache per l’abbandono abusivo di rifiuti, è entrato a fare parte del Parco Regionale Nord Milano, un fratello maggiore e molto più organizzato che potrà strutturare meglio le attività del plis e il suo sviluppo, per esempio procurandogli finanziamenti attraverso bandi specifici nazionali o europei. Lo ha spiegato il sindaco di Brugherio Roberto Assi riferendo della firma della convenzione tra i quattro Comuni di Brugherio, Cologno, Milano e Sesto e il Parco Nord Milano. Una consulta di riferimento comprenderà rappresentanti dei quattro enti comunali e del parco e ogni progetto di sviluppo per il plis sarà inquadrato nella linea del Parco Nord, una linea molto più strutturata, con progetti di rilancio articolati e capaci di valorizzare una realtà rimasta finora un po’ marginale.
Rispetto alla fusione delle aree brugheresi con il Parco Nord, ha spiegato Assi: “Sia chiaro, non si intende penalizzare i tanti privati proprietari di alcuni terreni del Plis, ma al contrario coinvolgerli e mantenerli. Penso agli orti e ai terreni che ospitano anche qualche animale. Resteranno dove sono, semplicemente potranno organizzarsi e svilupparsi all’interno delle linee definite dal parco”. Assi ha raccontato di aver visitato a Sesto le aree degli orti e di averle trovate bellissime e ha immaginato l’eventuale espansione degli orti anche sui terreni di Brugherio, magari con aree assegnate in uso ai cittadini tra quelle di proprietà del Comune. La zona, per chi non la conosce, è quella che costeggia il Lambro tra via San Maurizio al Lambro, via Moia, Occhiate (parlando di Brugherio). Alterna terreni privati a terreni del Comune, in parte acquisti dall’ente pubblico dopo abusi edilizi e discariche non autorizzate. Perchè a dire il vero il fenomeno dello scarico abusivo di rifiuti è una malattia di quell’area, isolata, protetta dalla vista della strada, priva di lampioni e dunque ideale per questa deriva, penalmente rilevante. Ha spiegato Assi: “tra l’attivazione della videosorveglianza di ultima generazione che abbiamo in programma entro la primavera e questo nuovo inquadramento del plis in un parco regionale, sono comvinto che si possa davvero dare uno sviluppo e un futuro al Parco Media Valle Lambro. Peraltro con dei costi contenuti per il nostro comune: 15mila euro”.
