Passeggiando a Desio tra gli alberi monumentali, patrimonio da valorizzare e tutelare

L’agronoma desiana Anna Nicolodi insieme a Saro Sciuto ha accompagnato i cittadini alla scoperta di alberi monumentali, tra cui i due cedri davanti a villa Tittoni. “Desio vanta tanti alberi di pregio, ma nessuno che é stato ancora inserito nell’elenco ufficiale degli alberi monumentali del Ministero” sottolinea l’esperta.
Osservare, conoscere, ammirare e stupirsi della presenza di alberi monumentali nelle nostre città. Un patrimonio importante da valorizzare e proteggere. L’agronoma Anna Nicolodi ha accompagnato un gruppo di cittadini alla scoperta di alberi monumentali a Desio, durante una passeggiata che si è tenuta sabato mattina organizzata da Suolo Libero e dal gruppo camminate Desio.
Insieme all’agronoma, era presente anche il consigliere del “Rami” (registro alberi monumentali d’Italia) Saro Sciuto di Correzzana. “Abbiamo voluto far conoscere ai cittadini tanti alberi di valore, che vengono considerati monumentali, per una serie di criteri: pregio legato all’età, dimensioni, forma e portamento, valore ecologico, rarità botanica, architettura vegetale, pregio storico-culturale-religioso e paesaggistico” spiega Anna Nicolodi.
Il ricco patrimonio verde di Desio
“C’è una normativa di riferimento, che definisce le disposizioni per la tutela e salvaguardia degli alberi monumentali, mettendo in primo piano il ruolo dei comuni, per i censimenti degli alberi monumentali. Desio vanta un patrimonio verde molto esteso e con tanti alberi monumentali. Ma nessuno che é stato ancora inserito nell’elenco ufficiale degli alberi monumentali del Ministero, nonostante il fatto che in passato qualche associazione locale si fosse già mossa in questa direzione, segnalando per esempio i due secolari ‘Cedrus deodara’ di Largo Baden Powell, davanti a villa Tittoni” afferma l’agronoma.
I due cedri davanti a villa Tittoni
Durante la passeggiata, i due esperti hanno mostrato i due cedri di largo Baden Powell, e poi lungo il percorso numerosi altri alberi: magnolie, ailanti, platani, gelsi, tigli, tassi, spiegando la storia e le caratteristiche di ciascuna pianta. L’itinerario ha attraversato Parco Tittoni e poi diverse strade e piazze della città. Tra gli alberi più apprezzati, i due “cedrus dedoara” davanti a villa Tittoni: conifere originaria dei pendii nevosi dell’Himalaya. Il nome “Deodara” deriva dal sanscrito e significa Albero degli Dei per la
sua connessione con l’Himalaya considerata montagna sacra. hanno spiegato i due esperti. Il primo Deodara è giunto in Italia nel 1828, si trova nell’orto botanico di Padova. “Essendo un sempreverde non perde la sua capacità di assorbire PM10 e CO2 e di liberare ossigeno e i suoi preziosi effetti di mitigazione e ombreggiamento perdurano tutto l’anno”.
I “cercatori di alberi”
“La nostra associazione – conclude l’agronoma – si rivolge ai cittadini e alle amministrazioni pubbliche, facendo attività di divulgazione e promozione. Ci occupiamo inoltre della ricerca di alberi con queste caratteristiche in tutto il territorio nazionale, grazie ai tanti soci volontari, veri e propri cercatori di alberi tra cui personalità di spicco come Valido Capodarca e Franco Tassi, tra i soci fondatori del Rami. Tutte queste piante da noi rilevate sono inserite in un Registro liberamente consultabile al sito www.ilregistrodeglialberi.it”.