“Pedemontana avrà costi allucinanti”

Francesco Facciuto, consigliere provinciale e concorezzese, e la civica La Rondine: ecco quanto costerebbe Pedemontana, tratta per tratta.
Francesco Facciuto lo aveva già dichiarato in una recente assemblea pubblica: percorrere Pedemontana avrà “costi allucinanti”! Nei giorni scorsi il consigliere provinciale di Brianza Rete Comune (centrosinistra) lo ha ripetuto articolando meglio una questione che torna a più riprese nelle contestazioni dei detrattori di Pedemontana. Lo ha fatto insieme alla civica La Rondine di Concorezzo, comune nel quale Facciuto è consigliere d’opposizione. “Se realizzata, Pedemontana avrà un pedaggio salatissimo – scrive la lista – lo dicono le relazioni tecniche agli atti approvate da Regione Lombardia. Per percorrerla tutta, andata e ritorno da Lentate ad Agrate, i cittadini pagherebbero 17 euro circa”. La Rondine ha anche riassunto i numeri, tratta per tratta, partendo dagli allegati al Piano Economico-Finanziario di Pedemontana. Vale la pena partire dalla Milano-Meda, arteria sulla tratta B2 che oggi è gratuita e affollata di pendolari ma che, con la sovrapposizione del tracciato di Pedemontana, passerà a pedaggi. Un tema, questo, che ha sollevato critiche non solo tra i contestatori, ma anche tra qualche politico di partiti allineati alla maggioranza in Regione, come Andrea Monti, sindaco leghista di Lazzate e, ai tempi del suo mandato come consigliere regionale, fortemente favorevole al progetto Pedemontana. Dalla lettura delle tabelle la civica di cui fa parte Facciuto evince il costo che avrebbe percorrere la Milano-Meda: 5 euro, andata e ritorno.
Tra Cesano Maderno e Vimercate (Tratta C), gli utenti spenderebbero “8 euro, andata e ritorno. La tratta è lunga circa 20 km, con una tariffa altissima nonostante la domanda modesta e numeri più che dimezzati sull’utenza prevista”. E poi c’è la Tratta D Breve, con un iter non ancora chiuso e una variante in corso che sega il collegamento con Dalmine della Tratta D e chiude l’infrastruttura nel Vimercatese. “Tra Vimercate e Agrate gli automobilisti spenderebbero 4 euro al giorno, andata e ritorno. La D-Breve sarebbe parallela alla Tangenziale Est (gratuita), a meno di 3 km in linea d’aria”, puntualizza La Rondine che poi aggiunge: .”i valori riportati per il pedaggio sono quelli previsti il primo anno di esercizio dell’autostrada. Dal terzo anno, il piano economico finanziario approvato da Regione Lombardia prevede incrementi del 2,3% ogni anno. I pedaggi aumenterebbero ancora, considerevolmente”.
I costi di percorrenza di Pedemontana per la B2 arriverebbero a 2,26 euro al chilometro per i veicoli normali; la C a 3,69; la D a 4,20. Cifre proibitive per chi viaggia quotidianamente per lavoro e oggi lo fa senza questi costi, utilizzando la Milano-Meda o la Tangenziale Est, saltando il casello. Non si può non rilevare, in questo quadro, che entrambe queste arterie soffrono una cronica congestione nelle ore di punta e che ridurne il carico sarebbe auspicabile.
In questo senso però non solo occorre valutare i costi elevati citati da Facciuto e da La Rondine. Costi che hanno fatto parlare l’editorialista di fama nazionale Ferruccio De Bortolidi “autostrade di lusso deserte”. Ma occorre anche valutare le criticità evidenziate dal Centro studi Pim su commissione della Provincia di MOnza e Brianza un paio di anni fa. Il report definiva la Tratta D Breve come la soluzione peggiore, tra le alternative, per risolvere i problemi trasportistici del collegamento Est Ovest.