Sindaci del Vimercatese dichiarano guerra a Pedemontana: “siamo pronti a tutte le strade”

1 febbraio 2025 | 16:13
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Sindaci del Vimercatese dichiarano guerra a Pedemontana: “siamo pronti a tutte le strade”

La conferenza stampa a Burago diventa assemblea pubblica: aula consiliare piena di cittadini a sostenere i sindaci contro Pedemontana.

Doveva essere una conferenza stampa e invece si è trasformata in un’assemblea pubblica, l’iniziativa dei sindaci del Vimercatese di oggi, 1 febbraio, per spiegare i contenuti della diffida legale contro la Tratta D Breve di Pedemontana inviata di recente a Cipess, Ministero, Regione e Apl. L’aula consiliare di Burago si è riempita di cittadini, molti in piedi per un’ora e mezza, a dimostrare l’apprezzamento per l’azione di contrasto che i sindaci stanno portando avanti e il legame della comunità con il suo territorio. Quello stesso territorio che la la tratta D flagellerebbe con un nastro l’asfalto a tagliare in due il verde del Parco Pane.

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A fare gli onori di casa durante la conferenza stampa dei sindaci del Vimercatese su Pedemontana è stato il sindaco di Burago Luca Valaguzza che ha spiegato la natura stragiudiziale della diffida, un’azione, cioè, esterna all’iter procedurale per la Tratta D Breve nel quale gli 11 sindaci hanno comunque già compiuto diverse azioni di contrasto. Come la lunga serie di articolate osservazioni presentate a tutti i livelli (anche quello governativo) con il supporto di un team di legali. Al tavolo dei relatori, i rappresentanti delle 11 amministrazioni comunali e il consigliere provinciale Francesco Facciuto (Brianza Rete Comune) che al tema di Pedemontana sta dedicando particolare attenzione.

I sindaci del Vimercatese: “la D Breve di Pedemontana non è una variante ma opera nuova”

Simone Sironi, sindaco di Agrate, da anni protagonista della lotta anti Pedemontana, ha spiegato che “questo è il momento giusto per la diffida, essendo ancora aperta la fase della valutazione di impatto ambientale in cui tutti gli enti competenti devono rilasciare il parere ufficiale sul progetto”. Tra le criticità e incongruenze segnalate, c’è quella normativa e procedurale: la Tratta D Breve non è secondo i sindaci una variante della Tratta D bensì un’infrastruttura del tutto diversa perché rinuncia al collegamento del Vimercatese con Dalmine, si ferma poco oltre Agrate e quindi manca del tutto l’obiettivo che fu il suo fondamento, ovvero il collegamento est-ovest. Questione cruciale perché, ha ribadito Sironi, per avviare un progetto nuovo occorre rifarsi alla normativa vigente e non a quella del 2006. E la normativa vigente sarebbe in netto contrasto con la D Breve, soprattutto dal punto di vista ambientale. Contrasta, tanto per fare un esempio, con il ptcp provinciale al quale invece devono attenersi i sindaci ogni volta che elaborano il Pgt. “Attenzione – ha affermato Facciuto – perchè c’è la possibilità per chi decide di prendere decisioni sullo sviluppo del territorio, ma innanzitutto c’è la legge“. Riferimenti poi da parte del consigliere provinciale al “piano tariffario che prevede prezzi di pedaggiamento allucinanti: con costi di percorrenza quattro volte quelli della A4, chi sceglierebbe Pedemontana quando c’è un’autostrada gratuita a 2,5 chilometri”? Facciuto ha parlato anche dei finanziamenti: “proprio nelle prossime settimane la Commissione europea potrebbe esprimersi sui finanziamenti della BEI a Pedemontana per centinaia di milioni di euro. Aspettiamo di capire se il finanziamento non sarà messo in dubbio dallo stravolgimento del tracciato”.

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La bambina che colse un fiore e fu redarguita.  Lì sorgeranno i piloni

E per restare sulle novità, Facciuto ha riferito della recente ricapitalizzazione di Pedemontana: “da 650 milioni di euro a quasi un miliardo, ma chi ha comprato le azioni? Non investitori privati, ma Regione Lombardia: altra esposizione con risorse pubbliche, altre criticità”. Tutto per un’arteria che costerebbe 68 milioni al chilometro. Lo ha sottolineato il vicesindaco di Ornago, Gabriele Balconi riportando poi l’attenzione, con un piccolo esempio di vita quotidiana, sull’assurdità dell’opera dal punto di vista ambientale: “qualche tempo fa ho partecipato a una camminata organizzata nel meraviglioso Bosco della Bruciata del Parco Pane (un’area mai antropizzata in 10mila anni) con mia figlia di 4 anni che ha raccolto un fiore da un prato. La Guardia ecologica che era con noi l’ha redarguita e io come padre mi sono scusato e ho spiegato a mia figlia perché non dovesse farlo. Cento metri più avanti abbiamo raggiunto l’area dove dovrebbero sorgere i piloni dell’autostrada”. Uno scempio che distruggerebbe il Parco, “l’ultimo polmone verde per i 100mila cittadini dei Comuni interessati – ha detto Balconi al pubblico – 200mila se consideriamo chi arriva dai comuni vicini. Vi preghiamo: ribelliamoci alla tecnica ‘io asfalto così in fretta che tu non te ne accorgi'”. I sindaci del Vimercatese, da parte loro, hanno garantito a più voci quella che suona come una dichiarazione di guerra: siamo pronti a tutte le strade anche giudiziali per evitare che la Tratta D Breve di Pedemontana si faccia”. Le parole, in questo caso, sono di Simone Sironi che va ripetendole come un mantra, in tutte le sedi in cui parla di Pedemontana. Maniche arrotolate e camicia sempre un po’ scomposta. Come chi ha passato la giornata a lavorare all’obiettivo.