Nessuna speranza da Pedemontana sulla Milano-Meda gratuita

20 febbraio 2025 | 18:00
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Nessuna speranza da Pedemontana sulla Milano-Meda gratuita
La Milano-Meda

Il Pd organizza un presidio per il 4 marzo e la consegna di 5mila firme contro il pedaggio sulla Milano-Meda. Ma il direttore regionale Fusco non dà speranze.

Poche illusioni sul fatto che la Milano-Meda resti gratuita. Pedemontana, destinata a sovrapporsi al tracciato dell’arteria con la Tratta B2, la trasformerà in autostrada a pedaggio. Malgrado l’impatto sui pendolari e i tentativi dei sindaci della zona che hanno provato a opporsi e pure del Partito democratico in Regione Lombardia che per il 4 marzo ha programmato di consegnare le oltre 5mila forme raccolte contro il pedaggiamento a Palazzo Pirelli. Il partito ha messo in agenda anche una conferenza stampa per domani, 21 febbraio, a Lentate, per illustrare le iniziative messe in campo ma sulla questione i vertici di Pedemontana non hanno mai concesso troppe aperture. Ancora di recente Sabatino Fusco direttore generale di Pedemontana ha chiarito la posizione escludendo l’annullamento del pedaggio per chicchessia. Ne ha fatta una questione di impegni da mantenere sul piano finanziario, con prestiti da capogiro che vanno restituiti e rinunciare al pedaggio metterebbe in difficoltà l’intera operazione. Possibilisti invece, i vertici Pedemontana, su un sistema di scontistiche per chi userà abitualmente l’infrastruttura. Un fatto è certo: per i pendolari della Milano-Meda la voce di spesa piomberà tra capo e collo e inciderà significativamente sul bilancio mensile.

Sabato Fusco Pedemontana

I costi dei pedaggi di Pedemontana e della Milano-Meda di domani  sono oggetto di dibattito da tempo. Per percorrerla tutta, sottolineava di recente il consigliere provinciale di Brianza Rete Comune Francesco Facciuto, “andata e ritorno da Lentate ad Agrate,  i cittadini pagherebbero 17 euro circa”. Sebbene Fusco non abbia mai generato illusioni sul pedaggio, il Pd regionale prova a dare battaglia:  “Pedemontana si sta dimostrando un’opera dannosa non solo per l’ambiente ma anche per le tasche dei cittadini: è infatti inaccettabile che la Milano Meda, nella tratta Lentate – Bovisio Masciago, arriverà a costare circa 5 euro tra andata e ritorno, per un totale di oltre 100 euro al mese. Si tratta di un salasso per i residenti che vogliamo evitare”, scrivono i circoli del Pd della Valle del Seveso. Il consigliere regionale del Pd Gigi Ponti e il collega Angelo Orsenigo con i circoli del Pd Valle del Seveso, assieme a diverse associazione del territorio si daranno appuntamento alle 9.30 davanti a palazzo Pirelli i 4 marzo per consegnare le firme e per un presidio. E consegneranno al presidente di Regione Attilio Fontana o in sua assenza, al presidente del Consiglio regionale Federico Romani, il plico delle oltre 5 mila firme raccolte tramite la petizione che chiede la gratuità della tratta. Nel corso della seduta presenteranno una mozione a prima firma Gigi Ponti per provare a impegnare la Giunta regionale.

Il margine di manovra sulle tratte C e B2 sembra ridotto a minuscole dimensioni per i detrattori di Pedemontana. I cantieri avanzano, boschi e campi vengono travolti, come a Bernate di Arcore della Tratta C ma anche sulla tratta B2. Una realtà ancora piena di interrogativi però soprattutto dal punto di vista viabilistico. Ad Arcore e Vimercate si preme perché Pedemontana realizzi la cosiddetta Tangenzialina (opera connessa) considerandola infrastruttura di servizio ai cantieri, quindi con largo anticipo. Di certezze ancora non ce ne sono