Prolungamento della M5 fino a Monza: tra sovracosti e necessità di un impegno congiunto

MONZA – Il prolungamento della linea metropolitana M5 fino a Monza è un’opera di interesse strategico non solo per il capoluogo brianzolo, ma per l’intero sistema economico e produttivo lombardo. Tuttavia, il progetto si trova ora di fronte a una sfida cruciale: i sovracosti emersi negli ultimi mesi impongono una riflessione sulla copertura finanziaria e sulle possibili strategie per garantire il completamento dell’infrastruttura.
Un’opera di valore regionale
Il Sindaco di Monza, Paolo Pilotto, ha ribadito l’importanza del progetto, sottolineando come la nuova tratta non servirebbe solo Milano, Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo e Monza, ma anche un bacino più ampio, che coinvolge la Città Metropolitana di Milano e la Provincia di Monza e Brianza, per un totale di 4,5 milioni di abitanti.
“La metropolitana M5 rappresenta un’infrastruttura essenziale per la mobilità del nostro territorio,” ha dichiarato Pilotto. “Non si tratta di una questione locale, ma di un investimento che può rafforzare il collegamento tra due delle aree più produttive d’Italia, facilitando gli spostamenti per studenti, lavoratori e turisti.”
Un lungo iter tra progetti e autorizzazioni
Negli ultimi anni, l’amministrazione monzese ha lavorato in sinergia con i tecnici di Milano e MM (Metropolitane Milanesi), mantenendo un dialogo costante con Regione Lombardia, il Ministero dei Trasporti, i sindaci dei comuni interessati e i rappresentanti politici di ogni schieramento.
L’iter amministrativo ha visto la città di Monza sempre in prima linea:
- Fase di progettazione: il Comune ha partecipato attivamente all’evoluzione del progetto sin dalla sua ideazione.
- PAUR (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale): nel corso del 2024 sono state esaminate le criticità dell’opera, portando a una serie di integrazioni progettuali.
- Definizione dei costi e delle tempistiche: con l’approvazione del PAUR, il progetto è stato affinato per garantire efficienza e sostenibilità economica.
Il nodo cruciale dei sovracosti
La realizzazione dell’opera è oggi messa alla prova da un aumento dei costi rispetto alle stime iniziali del 2017-2018. Diversi fattori hanno contribuito all’impennata della spesa:
- L’inflazione e l’aumento dei prezzi nel settore edilizio e ferroviario,
- Gli effetti della crisi pandemica,
- La rivalutazione delle tecnologie e delle infrastrutture necessarie.
Finora, il progetto ha ottenuto finanziamenti per 1,295 miliardi di euro, ma l’ultima stima dei sovracosti prevede la necessità di ulteriori 589 milioni di euro.
Pilotto ha ribadito la necessità di un lavoro congiunto tra tutti gli enti coinvolti: “Solo con un’azione coordinata tra Comune, Regione e Governo sarà possibile trovare le risorse mancanti e garantire la realizzazione dell’opera senza compromettere la qualità e i tempi previsti.”
L’ipotesi della suddivisione in lotti
Una delle possibilità emerse per gestire i costi è la suddivisione della tratta in più lotti di realizzazione, con un primo segmento che potrebbe essere completato prima del resto della linea. Tuttavia, il Sindaco ha precisato che al momento non esiste alcun atto ufficiale che definisca questa suddivisione.
“Discutere su dove fermare un eventuale primo lotto senza il supporto di un’analisi tecnica dettagliata rischia di creare solo confusione,” ha sottolineato Pilotto. “Ogni decisione dovrà tenere conto delle conseguenze sulle comunità coinvolte e dell’impatto che un’interruzione parziale potrebbe avere sui costi-benefici del progetto.”
Il futuro del progetto
Nonostante le difficoltà, il Sindaco si è detto fiducioso nella capacità delle istituzioni di trovare una soluzione condivisa. “Abbiamo sempre lavorato con spirito di collaborazione e siamo certi che il dialogo con tutti gli attori coinvolti permetterà di superare anche questo ostacolo.”
La realizzazione della M5 fino a Monza rimane una priorità per la città e per l’intera area metropolitana: una sfida complessa, ma indispensabile per il futuro della mobilità lombarda.