I residenti di via Guglielmo Marconi |
Attualità
/
Ultime Notizie
/

Caos parcheggi a Capriano: scatta la raccolta firme contro il cambio di viabilità

17 febbraio 2025 | 15:20
Share0
Caos parcheggi a Capriano: scatta la raccolta firme contro il cambio di viabilità
la mappa di via Guglielmo Marconi

Contrari all’ipotesi di un senso unico. “Non è questa la soluzione al problema parcheggi selvaggi in via Trivulzio”, ci dice Virginia Bonfanti, residente con cui abbiamo parlato.

Briosco. Via Trivulzio, nella frazione di Capriano, a Briosco, continua a far discutere. Nonostante l’incontro pubblico che il sindaco Antonio Verbicaro ha tenuto con la cittadinanza lo scorso 3 febbraio, alla baita degli Alpini, le polemiche tra i residenti non si sono placate. In particolare, a lamentarsi sono i residenti di via Guglielmo Marconi. All’ipotesi di un senso unico per prevenire il problema dei parcheggi selvaggi, hanno detto no. O meglio, hanno avviato una raccolta firme online per far presente al sindaco che il senso unico non è la soluzione. Noi di MBNews abbiamo parlato con Virginia Bonfanti, residente e prima firmataria del documento.

Parcheggi “selvaggi” a Capriano: l’incontro pubblico

Un momento di confronto tra Amministrazione e cittadini per trovare una soluzione definitiva al problema dei parcheggi in via Trivulzio, assenti e spesso “selvaggi”. Si tratta della via principale di Capriano, frazione di Briosco, lungo la quale si trovano diverse attività commerciali, ma anche una scuola dell’infanzia e una scuola primaria.

Briosco parcheggi

E, secondo Virginia Bonfanti, sarebbero proprio i genitori, che parcheggiano lungo via Trivulzio per portare i bimbi all’asilo o a scuola, a causare il maggior disagio al traffico: “Spesso parcheggiano la macchina davanti ai cancelli e poi vanno al bar a fare colazione”, ci spiega. “La via è stretta e si è praticamente trasformata in un senso unico alternato senza alcuna reale gestione. A me in primis è capitato di rimanere bloccata nell’ingorgo. Una ragazza non riusciva né ad andare avanti né a fare retromarcia. Per passare in quel poco di spazio che c’era in carreggiata, mi ha graffiato la macchina.”

Via Guglielmo Marconi: la via di sfogo dove parcheggiano tutti

Già durante la serata del 3 febbraio scorso, qualcuno aveva sollevato la questione: “Via Guglielmo Marconi (un proseguimento di via Trivulzio, ndr) è diventata la via di sfogo dove parcheggiano tutti”, aveva sottolineato un residente.

L’ipotesi avanzata dall’Amministrazione: cambiare il senso di viabilità rendendo via Guglielmo Marconi a senso unico (attualmente è a doppio senso di marcia, ndr) e spostare i parcheggi sul lato opposto rispetto a quello attuale.

“Questa modifica non risolverà in alcun modo il problema della viabilità, che è causato principalmente dalle auto parcheggiate davanti alla scuola”, sottolinea Bonfanti. “In più trovo poco corretto che i residenti siano costretti a fare un giro più lungo per poter rientrare alla propria abitazione.”

La raccolta firme dei residenti di via Guglielmo Marconi: le richieste

I residenti chiedono al Comune di rivedere il progetto e di valutare soluzioni alternative che rispondano meglio alle reali esigenze della zona. Per far sentire la propria voce, è stata lanciata una petizione che invita tutti i cittadini a esprimere il proprio dissenso e a sostenere un piano viabilistico più efficace.

“Dopo la serata del 3 febbraio scorso, a noi residenti è stata recapitata una lettera che informava del possibile cambio di viabilità”, conclude Bonfanti. “In calce c’era la possibilità di scrivere al Comune per fare eventuali proposte. Per questo ho pensato di avviare una raccolta firme, così da segnalare una soluzione condivisa da tutti.

Obiettivo dell’Amministrazione: creare nuovi parcheggi

Intanto, l’impegno dell’Amministrazione, così come annunciato dallo stesso sindaco Antonio Verbicaro durante la serata pubblica, è quello di ricavare circa una ventina di nuovi posti auto. Dove? Davanti alla storica edicola sita in via Carducci.

parcheggi di via Trivulzio

“C’è una sorta di piazzetta, con delle fioriere abbandonate e delle panche. Io lì non ci ho mai visto nessuno seduto, nemmeno i giovani. L’idea è quella di fare una bella spianata e ricavarci così una ventina di parcheggi.”