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Addio gatto Silvestro: arrivato al rifugio di Monza, non se ne era più andato

10 febbraio 2025 | 09:57
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Addio gatto Silvestro: arrivato al rifugio di Monza, non se ne era più andato
Gatto Silvestro

Si era presentato un giorno al cancello del rifugio di via San Damiano, poco dopo il nostro
trasferimento nella nuova struttura nel 2015. Un bellissimo micione dal folto pelo bianco e
nero, affamato al punto da mettere da parte, anche solo per un momento, la sua naturale
diffidenza verso gli esseri umani.

Monza. Il rifugio di via San Damiano ha perso uno dei suoi ospiti più amati: Silvestro, il gatto bianco e nero che per anni è stato la mascotte della struttura. Arrivato affamato nel 2015, poco dopo il trasferimento nella nuova sede, Silvestro ha deciso di non andarsene più, diventando parte integrante della vita del rifugio.

Dal cancello del rifugio al cuore di tutti

Inizialmente diffidente e schivo, Silvestro ha conquistato gradualmente la fiducia dei volontari e degli operatori. Prima ha esplorato gli spazi esterni, poi si è spinto all’interno, fino a stabilirsi negli uffici e nella cucina, dove spesso trascorreva la notte sul divano. Rispettando il suo spirito indipendente, i volontari hanno atteso che fosse lui a scegliere quando farsi avvicinare, instaurando con lui un rapporto di reciproca fiducia.

gatto Silvestro rifugio Monza

La mascotte del rifugio

Con il tempo, Silvestro è diventato il vero padrone del rifugio, conquistando ogni angolo della struttura e, soprattutto, il cuore di chi lo ha conosciuto. Il suo fascino e la sua fotogenicità lo hanno reso il volto di molte iniziative: dai mercatini natalizi ai calendari, fino alle campagne per reclutare nuovi volontari. Sempre paziente, si è prestato con naturalezza ai servizi fotografici, diventando un simbolo del rifugio di Monza.

gatto Silvestro rifugio Monza

L’addio a Silvestro

Negli ultimi tempi l’età avanzata aveva iniziato a farsi sentire. Sempre più magro e lento, Silvestro continuava a godersi la vita nel rifugio, anche se tutti sapevano che quel momento sarebbe arrivato. Il 3 febbraio, sotto il sole e circondato dall’affetto dell’operatrice Lara e della volontaria Anna, si è addormentato per sempre.

La sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto tra i volontari, molti dei quali hanno condiviso il dolore del distacco. “Mi mancherà il suo musetto e la sua accoglienza quando iniziavo il turno del mattino”, ha scritto uno di loro. “Ho sempre pensato che non ci avrebbe mai lasciato”, ha confessato un altro.

Lara ha espresso un pensiero che racchiude il senso di questa perdita: “Purtroppo, in questi ambienti bisogna convivere con la morte e accettarla, anche se non diventa mai facile. Ci consola sapere che ha vissuto la vita migliore possibile e che, fino all’ultimo, si è goduto il sole, le coccole e, soprattutto, la libertà”.

Silvestro non sarà dimenticato: il suo spirito indipendente e affettuoso resterà per sempre parte della storia del rifugio di Monza, dove ha trovato una casa e una famiglia.