Bufera politica dopo la classifica ministeriale. Corbetta: “basta fango sulla sanità lombarda”

L’eccellenza della sanità lombarda si ferma al settimo posto nella classifica ministeriale sui livelli essenziali di assistenza (Lea) nella sanità pubblica.
Si è scatenata una vera e propria bufera politica dopo la pubblicazione del rapporto sulla sanità in Italia che vede la Lombardia al settimo posto della classifica. Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Regione, difende il modello sanitario lombardo e sostiene le parole del presidente Attilio Fontana, che ha aspramente criticato la classifica ministeriale, e respinge le critiche del PD.
“Trovo giuste e condivisibili le parole del Presidente Fontana – afferma Corbetta – basta fango sul modello sanitario della Lombardia, che è riconosciuto come il migliore del Paese. Ogni anno, oltre 160mila cittadini italiani scelgono di farsi curare qui perché, evidentemente, nelle Regioni di provenienza i sistemi sanitari locali non sono in grado di garantire lo stesso livello di cure”.
Lombardia al 7° posto: “il problema? Il costo della vita”.
Secondo Corbetta, la priorità per la Lombardia è ottenere maggiore autonomia nella gestione della sanità, con la possibilità di retribuire meglio medici e infermieri. “Il problema principale – spiega – è il costo della vita elevato, che rende meno attrattiva la nostra Regione per i professionisti della sanità. Servono figure qualificate per continuare a certificare l’eccellenza lombarda”.