Sanità in Lombardia, CGIL: “Fontana nega l’evidenza, livelli di assistenza appena sufficienti”

28 febbraio 2025 | 14:28
Sanità in Lombardia, CGIL: “Fontana nega l’evidenza, livelli di assistenza appena sufficienti”

La Lombardia scende al settimo posto nella qualità dell’assistenza sanitaria. La CGIL accusa la Regione di trascurare i servizi territoriali, mentre Fontana contesta i dati del Ministero.

La Lombardia scivola dal quarto al settimo posto nella classifica nazionale sulla qualità dell’assistenza sanitaria, secondo i dati del “nuovo sistema di garanzia” del Ministero della Salute. Un dato che ha suscitato la reazione del presidente della Regione Attilio Fontana, il quale ha contestato la rilevazione. Tuttavia, la CGIL Lombardia, insieme a SPI e Funzione Pubblica, ritiene inopportune le dichiarazioni del governatore e accusa la Regione di aver trascurato per anni l’assistenza territoriale, concentrando le risorse sugli ospedali a discapito dei servizi di prossimità.

Sanità in Lombardia: assistenza territoriale trascurata

Secondo i sindacati, il sistema sociosanitario lombardo soffre di un disinvestimento cronico nei servizi territoriali, con ripercussioni dirette sulla qualità dell’assistenza. Le liste d’attesa per visite e prestazioni sanitarie si allungano, costringendo molti cittadini a rivolgersi al privato o, nei casi più gravi, a rinunciare alle cure per motivi economici.

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“Non ci stupiscono i dati pubblicati dal Ministero della Salute: denunciamo da anni che la visione ospedalocentrica della Regione penalizza i servizi di prossimità, compromettendo il diritto alla salute dei cittadini lombardi”, affermano i rappresentanti sindacali.

Il Ministero risponde alle contestazioni di Fontana

A fronte delle critiche mosse dal governatore, il Ministero della Salute ha ribadito che il proprio compito è esclusivamente quello di monitorare e pubblicare i dati relativi all’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), senza stilare classifiche arbitrarie. La nota ministeriale evidenzia un deficit nelle cure territoriali, elemento cruciale per garantire un sistema sanitario equo ed efficiente.

Sindacati in attesa di risposte dalla Regione

La CGIL denuncia anche la mancanza di dialogo con la Regione: “Abbiamo inviato numerose segnalazioni e proposte all’Assessorato e alla Direzione Generale Welfare, senza mai ricevere riscontro. Attendiamo ancora una convocazione per discutere delle criticità segnalate, nonostante le richieste avanzate a dicembre 2024 e gennaio 2025”.

I sindacati concludono con un interrogativo: “Regione Lombardia sottovaluta il problema o fa finta di non vederlo? In entrambi i casi, sottrarsi alle responsabilità su una questione così cruciale per la qualità della vita dei cittadini lombardi è inaccettabile”.