Stella Boggio: domiciliari o carcere? La decisione vicina dopo l’omicidio di Marco Magagna

24 febbraio 2025 | 13:14
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Stella Boggio: domiciliari o carcere? La decisione vicina dopo l’omicidio di Marco Magagna

Si è svolta questa mattina, presso il Tribunale del Riesame di Milano, l’udienza per la discussione del ricorso presentato dalla Procura di Monza nei confronti di Stella Boggio, la 33enne di Bovisio Masciago accusata dell’omicidio del compagno 38enne Marco Magagna.

Si è svolta questa mattina, presso il Tribunale del Riesame di Milano, l’udienza per la discussione del ricorso presentato dalla Procura di Monza nei confronti di Stella Boggio, la 33enne di Bovisio Masciago accusata dell’omicidio del compagno 38enne Marco Magagna. L’uomo, impiegato di Arese, è stato ucciso nella notte dell’Epifania durante un’accesa lite con la compagna, nella mansarda dove vivevano insieme.

Presenti in aula la donna e il suo legale, l’avvocato Manuel Messina. Il Tribunale si è riservato di pronunciarsi sul ricorso, che chiede l’annullamento della misura cautelare degli arresti domiciliari, concessi a Stella Boggio presso la casa dei genitori.

Questa mattina l’udienza si è svolta in un clima cordiale. Era presente il Pubblico Ministero, il sottoscritto e la signora Boggio. Il tribunale si è riservato quindi attendiamo di conoscere il provvedimento. Al momento, le tempistiche per la comunicazione del provvedimento sono ancora incerte, poiché i termini del processo sono ordinatori e non perentori” ha specificato l’avvocato Messina ai microfoni di MBNews.

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Nel corso dell’udienza, la Procura ha sostenuto che non si trattasse di un eccesso di legittima difesa, come sostenuto dal legale della Boggio, ma piuttosto di una “reazione sproporzionata rispetto al pericolo che la donna stava affrontando”. Secondo il PM Rinaldi, infatti, il gesto della donna – rialzarsi e prendere un coltello dalla cucina per colpire Magagna con un unico fendente al centro del petto – avrebbe potuto essere evitato, considerando l’assenza di un reale pericolo imminente. La Procura ha quindi chiesto di annullare gli arresti domiciliari e di riesaminare l’omicidio come un caso di “dolo eventuale”, che configura un reato di omicidio volontario aggravato.

Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) di Monza, Marco Formentini, aveva inizialmente concesso alla 33enne la misura degli arresti domiciliari, riconoscendo la legittima difesa, ma anche ritenendo che la donna fosse “pericolosa”.

La difesa di Stella Boggio ha invece chiesto la conferma della misura cautelare, ritenendo che le circostanze dell’incidente, con la donna che avrebbe reagito a un’aggressione del compagno, giustifichino la sua condotta.

La decisione del Tribunale del Riesame è ora attesa, con il rischio che la giovane possa dover tornare in carcere se le richieste della Procura venissero accolte.